La Gazzetta dello Sport

Napoli, è feroce Salah Azzurri eliminati da un gol di Momo Quanti rimpianti

●Nel girone di ferro passano Psg e Liverpool, contro le quali gli azzurri hanno giocato alla pari

- Luigi Garlando INVIATO A LIVERPOOL (ING)

L’ultimo treno per la qualificaz­ione agli ottavi è passato al 47’ del secondo tempo: Arkadiusz Milik tutto solo davanti ad Alisson, con il Napoli sotto di un gol. Il pareggio avrebbe portato la qualificaz­ione. Invece l’ex romanista ha parato e agli ottavi ci va il Liverpool, grazie a un gol di Salah, migliore in campo con il difensore Van Dijk. Alisson, Salah e Van Dijk, in totale,sono costati più di 200 milioni. Può sembrare una lettura semplicist­ica. Ma non è così. Perché, a certi livelli, sono i campioni che fanno la differenza, per questo la Juve si è imposta il sacrificio di CR7. Il gioco non basta. Il Napoli ha fatto tutto quello che poteva. Prima del gol di Salah al 34’ del primo tempo, il Liverpool non aveva ancora tirato in porta, compresi i 90’ del San Paolo. Significa che per 124’ Ancelotti ha nascosto la porta a Klopp. Tatticamen­te il Napoli si è superato, ci ha messo anche cuore e sacrificio. Ieri, all’inizio, ha provato ad aggredire i Reds. Ma alla lunga hanno deciso la qualità dei singoli, l’esperienza e la storia del club. Salah ha segnato in Champions 9 volte su 9 partite. Il Liverpool in Champions non perde ad Anfield da 19 partite. Non sono solo numeri. Nessuno del Napoli è riuscito ad avvicinare il suo top. Nei pomeriggi di campionato è più facile avere personalit­à.

CORAGGIO Ancelotti cambia il copione del San Paolo e alza la linea del Napoli. Lo spinge in avanti per dargli coraggio nella tana dei Reds che ulula meraviglio­samente d’amore. Ben fatto. La paura contro l’amore non vince mai. E il Napoli dei primi dieci minuti che fa fuorigioco alto e corre in avanti anche senza palla è un Napoli che suggerisce speranza. Prima Fabian Ruiz indugia colpevolme­nte al tiro, poi Hamsik, a rimorchio di Mertens, spara alto la prima conclusion­e del match (7’). Il Liverpool sembra sorpreso. Koulibaly, con il tempismo di un buon fratello maggiore, raddoppia quando Mario Rui sembra in difficoltà su Salah. Allan pesta i piedi a Firmino che arretra per dettare la profondità al Faraone e Manè. Tutto sembra sotto controllo. Un’entratacci­a di Val Dijk su Mertens al 13’, catalogabi­le tra il giallo e il rosso, testimonia il nervosismo inglese. Klopp, che aveva speso pensieri impuri sull’arbitro, stavolta non può lamentarsi.

MAREA ROSSA All’altezza del 20’ però la marea rossa sale potente e inesorabil­e. Sfonda sulle fasce laterali, non tanto con le temute frecce offensive, ma con Alexander-Arnold e Robertson

ARBITRO Skomina (Slo). NOTE spettatori 54.000. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 6-5. Angoli 3-3. In fuorigioco 4-3. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.

SERVONO CAMPIONI PER L’ULTIMO SALTO

● Da tempo il Napoli è bello, ma per l’ultimo salto di qualità, per entrare stabilment­e nelle grandissim­e d’Europa, il bel gioco non basta. Servono individual­ità di altissimo profilo che facciano sentire gli altri più sicuri e più forti, come succede alla Juve con CR7.

E ORA NON SNOBBATE L’EUROPA LEAGUE...

E ora passata la delusione, il Napoli deve convincers­i che l’Europa League non è una condanna, ma una splendida occasione da aggredire con entusiasmo maggiore dell’edizione scorsa. Anche perché allena a vincere in campo internazio­nale.

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