Di Francesco reagisce «Credo nel mio lavoro»
●●iallorossi a Plzen, il tecnico si difende: «Conosco la piazza, prima si porta un allenatore alle stelle e poi lo si considera il peggiore»
SUL TECNICO
Se il mondo è piccolo, quello del calcio, in fondo, può stare sul palmo di una mano. Avete giudicato “horror” il finale di CagliariRoma (se avete un cuore giallorosso, ovvio)? Bene, arriva Pavel Vrba, allenatore del Viktoria Plzen, che dice piatto: «Certo che ho fatto vedere le immagini dei giallorossi, ma non quelle della partita d’andata (5-0, ndr), bensì quelle di domenica col Cagliari». Come dire, a questo punto è possibile anche per noi sognare. «Anche perché siamo più abituati a giocare a queste temperature (stasera si giocherà intorno ai zero gradi, ndr) e noi ci teniamo ad andare in Europa League». Con queste premesse, normale che Eusebio Di Francesco scherzi un po’: «Ha fatto vedere solo gli ultimi 10 minuti? Forse voleva dare un messaggio positivo alla sua squadra. Io invece ai miei riproporrei quella di andata. Ma le sue sono scelte che si fanno per creare positività, ed è giu sto che lo faccia». ● i milioni di euro che guadagnerebbe la Roma vincendo a Plzen, superando il tetto dei 60 milioni lordi di ricavi in questa Champions MONCHI SI BLINDA Ed a proposito di positività, è molto utile anche l’intervento del d.s. Monchi, che per prima cosa smentisce le indiscrezioni che lo vogliono al Siviglia come leader della dirigenza con una nuova proprietà. «Non ho mai pensato alle dimissioni - dice a Sky -. Voglio rimanere qui tanto tempo. Finché ho la fiducia della società sarò contento di rimanere qui. Ho fatto una scommessa importante venendo qui e voglio rimanere». Ovvio che questo fortifichi anche l’allenatore. «La posizione della società non è cambiata mai: la fiducia è la stessa. Quando mi fido di una persona difficilmente la perdo. Sono rimasto un po’ confuso quando ho letto cose riguardo la Roma, si parla di guerra tra dirigenti. Qui c’è fiducia al 100%. Eusebio è lo stesso che ci ha portato in semifinale di Champions. La responsabilità a volte non è solamente di uno solo, ma di tutti. Il ritiro serve a far capire alla rosa che le cose non vanno bene e vanno cambiate, ma soprattutto a unire».
ORGOGLIO DIFRA Ovvio però che Di Francesco viva momenti non facili. Quando gli si riportano le parole amare di Pallotta, infatti, interviene l’ufficio stampa che spiega: «Non sono state dichiarazioni ufficiali, quindi non le riconosciamo». Vero, e questo fa gonfiare i muscoli. «Bisogna onorare la maglia per rispetto dei tifosi. Mi piace avere sentito la fiducia della società, adesso dobbiamo meritarcela. In ritiro, comunque, ci siamo “ripuliti”. Io credo nel mio lavoro, ma bisogna cambiare rotta. Comunque ho una grande fortuna: conoscere la piazza romana. Si riesce a portare un allenatore alle stelle per poi farlo diventare il peggiore in circolazione, ma la sincerità paga sempre, anche se a volte può dar fastidio».
L’EMERGENZA Certo, anche se la società non è affatto convinta di cercare alternative (tra l’altro scarne) a Di Francesco, la partita di domenica contro il Genoa è nella testa di tutti. Ma l’allenatore, vista l’emergenza, non può fare grande turnover. AFP «Non è il momento migliore per scegliere. Si rivedranno tanti calciatori che hanno giocato a Cagliari e probabilmente giocheranno anche col Genoa. Anche inventarsi qualcosa ha poco senso nel cercare di dare solidità a questa squadra. Gli infortunati? De Rossi sta migliorando tantissimo, speriamo di riaverlo a disposizione per la Juve, così come Dzeko. Per Pellegrini ed El Shaarawy, forse, serve più tempo». Un tempo che la Roma non vuole più sprecare.
LA SITUAZIONE Eusebio non nasconde i problemi: «Dobbiamo cambiare rotta. De Rossi e Dzeko in campo contro la Juve»
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