Scozzoli e la Carraro, che sintonia la coppia della rana
●L’ex iridato è il più veloce nelle semifinali dei 100: «Da quando sono con lei mi sento più forte». E lei realizza due record nei 50
La favola della coppia lanciata nella rana. Lei, Martina Carraro, stampa nei 50 metri due record italiani, di mattina e di sera, diventando in semifinale la prima italiana sotto i 30”: il suo 29”79 è peggiore solo del 29”54 della giamaicana di colore e prima iridata di vasca corta. Lui, Fabio Scozzoli, medagliato uscente a Windsor, fresco dei gradi di capitano, è addirittura primo nelle semifinali. A oltre 30 anni suonati, nato due giorni prima di Federica Pellegrini, più veloce e più specialista dell’emergente Martinenghi, rimasto fuori dai magnifici 8. Il romagnolo è stato il primo campione mondiale azzurro da 25 metri, a Istanbul dopo il 7° posto olimpico di Londra tatuato sul torace sinistro. È uno dei leader storici e discreti in nazionale.
SVOLTA Da quando vive con Martina, genovese che prima si allenava a Bologna e ora si è spostata come l’amato a Imola, è un continuo progresso parallelo, che fa dire a Scozzoli: «Martina mi ha aiutato a riprendermi dalla crisi post operazione al ginocchio: ci siamo conosciuti alla fine del mio percorso di riabilitazione, perché stavo gia bene a livello fisico. Ci siamo conosciuti a fine 2016 e mi ha dato una forte stabilità, molto forte. Non so se sia un caso, ma da lì i miei risultati sono tornati a splendere. E anche per lei che sono molto motivato, lo sarò fino a Tokyo 2020». Oggi la coppia della rana punta al raccolto contro una concorrenza feroce: un’occasione che Fabio (arrivato a 15 centesimi dal suo record italiano in 56”30) e Martina non vogliono perdere per celebrare pure il grande amore. Per ora, l’ex iridato è pronto «alla grande “battaglia”, siamo in 5 sullo stesso livello, e mi sento veloce».
VELOCE La stessa frase che, curiosamente, usa la fidanzata dalla parlantina sveltissima. Marti esprime stupore: «Mi sento veloce e soprattutto cresciuta. I miei punti deboli erano la partenza e la virata, con il tecnico Cesare Casella mi sono migliorata di 6 decimi in meno di un anno. È tutto bellissimo quanto mi sta succedendo qui. Volevo fare 29”99 e invece è arrivato addirittura 29”79».