La Gazzetta dello Sport

Maxi investimen­to per festeggiar­e un secolo di corse

●Lesmo 2 come una volta, via una chicane, pista allargata. Ma serve l’accordo con Regione e Comuni

- Andrea Cremonesi

Cento milioni per il centenario: sembra uno scioglilin­gua ma è il piano per arrivare all’appuntamen­to del settembre 2022, quando si dovrebbe disputare il gran premio che segnerà il culmine per il secolo di vita dell’Autodromo Nazionale di Monza, inaugurato nel settembre 1922. Cento milioni di euro per rendere l’impianto moderno, funzionale e in linea con gli standard internazio­nali. «I soldi in qualche modo li troveremo», dice Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci e da oltre un anno azionista di maggioranz­a della società (la Sias) che gestisce l’autodromo.

COSA FARE L’elenco dei lavori? I sottopassa­ggi, ad esempio, che conducono al paddock. Devono essere allargati, separando i pedoni da macchine e camion; quindi le tribune, la centrale in particolar­e che risale al 1940 da riammodern­are, i servizi igienici. Quindi la pista. L’ambizione è ripristina­re il raggio originario della seconda ● Il piazzament­o di Vettel (a fianco nella foto Lapresse) al GP d’Italia 2018, dopo una rimonta dalle retrovie in seguito all’incidente con Hamilton, poi 1o di Lesmo, modificato forzatamen­te nel 1994 per rispondere alle norme di sicurezza, irrigidite dopo la tragedia di Senna a Imola. Non sarà semplice perché è immaginabi­le che si debbano ampliare le vie di fuga (come si farà con gli alberi?). Idem per l’altro ambizioso progetto che è quello di eliminare almeno una tra prima e seconda variante con la seconda, teatro quest’anno del contatto tra Vettel e Hamilton che ha indirizzat­o il Mondiale, maggiore indiziata. Infine un aspetto che può apparire secondario ma non lo è: rendere omogenea la larghezza del tracciato ai 12 metri imposti dalla Fia. Monza per la propria anzianità dispone di una deroga per cui non è indispensa­bile.

ALTA VELOCITÀ E poi c’è la questione delle sopraeleva­te. Per adeguarsi agli standard della Fia l’ingresso è stato in pratica «chiuso» con una barriera situata all’uscita dei box; mentre l’uscita dalla sopraeleva­ta sud è stato ristretto per estendere il tracciato dello PRESIDENTE ACI stradale. «Questa è un’opera che possiamo fare già nel 2019 — spiega Sticchi Damiani — vogliamo recuperare l’anello per poter ampliare la nostra offerta. Insieme stradale e anello ad alta velocità costituisc­ono una pista di 10 chilometri, quanti altri possono vantare qualcosa di simile?». Ripristina­re in larghezza l’uscita dalla sopraeleva­ta Sud non costituisc­e un grosso problema, mentre è più complicata la soluzione per eliminare o spostare la barriera in uscita dai box. «Possiamo anche pensare a una struttura provvisori­a che si possa montare prima del GP», ipotizza il presidente Aci.

NODI Ma tutto questo potrebbe restare un bellissimo libro dei sogni se non si dovessero sbloccare due nodi: la riformulaz­ione della Convenzion­e con il Consorzio Parco (i comuni di Milano, Monza e la Regione Lombardia, proprietar­i dell’area) e il contratto con Liberty per continuare ad ospitare la F.1. «La convenzion­e (che comprende l’affitto pagato annualment­e da Sias; n.d.r.) scade tra due anni, cerchiamo un accordo lungo — spiega il numero 1 dell’Aci — che giustifich­i un simile investimen­to. A settembre c’è stato un vertice in Regione, eravamo tutti d’accordo ma sono passati tre mesi e l’unico segnale concreto è stato lo stanziamen­to regionale di 15 milioni di euro, comunque importanti­ssimo. Ora bisogna stringere i tempi. Perché senza la nuova Convenzion­e come faccio a chiudere l’accordo con Liberty?». Un accordo tra l’altro assai complicato. «Le posizioni sono ancora molto distanti sulle aree che vorremmo gestire e non abbiamo ancora parlato di cifre...» Serve

un miracolo di Natale.

4O

SENZA L’ACCORDO CON LA PROPRIETÀ NON SI CHIUDE CON LIBERTY

ANGELO STICCHI DAMIANI

 ??  ?? Seconda variante Abolizione di una delle due varianti Prima variante Ripristino entrata sopraeleva­ta Ripristino raggio di curva ante 1994 Allargamen­to sede stradale a 12 metri Anno di realizzazi­one Tribune Circuito stradale Anello alta velocità Ammodernam­ento tribuna principale Pendenze sopraeleva­te Ripristino uscita sopraeleva­ta RCS
Seconda variante Abolizione di una delle due varianti Prima variante Ripristino entrata sopraeleva­ta Ripristino raggio di curva ante 1994 Allargamen­to sede stradale a 12 metri Anno di realizzazi­one Tribune Circuito stradale Anello alta velocità Ammodernam­ento tribuna principale Pendenze sopraeleva­te Ripristino uscita sopraeleva­ta RCS
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