Per la rivista Time persone dell’anno Khashoggi e altri giornalisti

IL RICONOSCIMENTO

● I “guardiani” sono le persone dell’anno scelte da “Time”. Sono i giornalisti che nel 2018 a causa del loro lavoro hanno perso la vita o che sono perseguitati o imprigionati. Il settimanale di informazione statunitense ha dedicato loro quattro copertine. La prima è quella in onore di Jamal Khashoggi, il saudita dissidente, collaboratore del “Washington Post”, ucciso il 2 ottobre nel consolato di Riad a Istanbul. È la prima persona nella storia di “Time”, che assegna il titolo annuale dal 1927, a ottenere la consacrazione postuma. Oltre a Khashoggi, il “Time” ha scelto ANSA i giornalisti birmani dell’agenzia Reuters Wa Lone e Kyaw Soe Oo, detenuti in Myanmar, la redazione di “Capital Gazette” di Annapolis, nel Maryland, vittima di un assalto in cui morirono cinque persone, e la giornalista filippina Maria Ressa, perseguitata dalla giustizia del presidente Rodrigo Duterte.

«Sta bene» e sentito dal pm si è difeso dalle accuse il 17enne sospettato di avere spruzzato una sostanza urticante nella discoteca Lanterna blu di Corinaldo, che ha provocato nella notte tra il 7 e l’8 dicembre un fuggi fuggi e poi una calca in cui sono morte sei persone. Il ragazzo, fermato l’8 dicembre con due adulti trovati in possesso di droga, è indagato per omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e lesioni colpose. Oggi dovrebbe essere sentito nell’udienza di convalida per la droga. Intanto uno dei sette pazienti, in terapia intensiva, è stato trasferito in un reparto per acuti e per lui è stata sciolta la prognosi.

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