FRANCESI, GIÙ LE MANI DA BUFFON
Dopo le critiche dell’Equipe al portiere del Paris Saint Germain
Cosa disse Vincenzo Peruggia, il decoratore che rubò la Gioconda dal Louvre, quando lo beccarono? «Volevo riportarla in Italia per valorizzarla meglio». Ecco, sarebbe da andare a Parigi a riprenderci Gigi Buffon. Ma come, francesi? Avete la fortuna di esporre il miglior portiere della storia e gli fate la guerra? Guardate che è il Psg ad aver bisogno di Buffon, mica il contrario. E’ la Torre Eiffel che abita vicino a lui, mica il contrario. Gigi è già da tempo nella leggenda, campione del mondo e di tutto il resto. Ha accettato un prolungamento di carriera per aiutare il club parigino a diventare adulto, visto che in Champions tremolava regolarmente. In poco tempo, ha trasmesso carisma e sicurezza. E’ sbarcato con l’entusiasmo di un ragazzino e l’umiltà dei grandi. Dopo due mesi faceva già conferenze stampa in francese. Di Maria, a Parigi da 5 anni, le fa ancora in spagnolo. Neymar e Mbappé sono stati i primi a riconoscerlo: «Un onore averlo in squadra. Un mito. Ci aiuterà tantissimo». Ma non solo come totem. Prima di tutto, come portiere. Finora è stato spesso decisivo. Ma alla prima vera incertezza, martedì a Belgrado sul tiro di Gobeljic, L’Equipe, prestigioso quotidiano sportivo, lo ha impallinato («Unico perdente, voto 4», il nostro 5), ricamando sulla sua età per tirare la volata al giovane francese Alphonse Areola, campione del mondo senza una presenza, mica parando Zidane in finale. La prodigiosa smanacciata di Gigi dev’essere rimasta sul gozzo a tanti. Il soldato napoleonico Nicolas Chauvin, padre dello sciovinismo, continua ad avere grandi ammiratori in Francia, anche nelle redazioni. Sirigu ne sa qualcosa. L’attacco va poi letto alla luce dello scontro recente L’EquipePsg, arroventato dalle voci di cessione di Neymar e Mbappé. Comunque sia, tre osservazioni. Prima: Areola, incerto nelle ultime uscite, cresce di più osservando Buffon e annotando i suoi consigli che volando tra i pali per conto suo. Gigi parla «di Alphonse» e lo aiuta con l’affetto di un fratello maggiore. Seconda: Buffon ha postato entusiasta la notizia della qualificazione del Psg, primo nel girone. E’ immerso nella causa fino al collo. Più la Champions andrà avanti, più l’esperienza di Gigi diventerà oro. Terza: se Tuchel tiene in competizione i due portieri, i vertici del Psg e i tifosi sui social si sono schierati con Gigi dopo l’attacco de L’Equipe. I tifosi avversari lo onorano in ogni stadio. A nessuno sfugge la grandezza del campione e dell’uomo e il rispetto che merita. Non vuol dire immunità dalle critiche. E’ come gli altri. Ma non critiche precostituite o pelose. Non si sfregia la Gioconda. Altrimenti veniamo a riprendercelo.