La Gazzetta dello Sport

Higuain è un mese d’inferno

Pipita d’oro a gennaio Il Milan vuole gol e certezze Ma nell’ombra c’è il Chelsea ●●onzalo si gioca tutto in pochi giorni: a inizio anno di solito si scatena, domani con la Samp i rossoneri si aspettano una risposta. I Blues e Sarri lo tentano

- Marco Fallisi MILANO

Dice il proverbio: «Guardati dalle primavere di gennaio». Ovvero, non illudano le giornate insolitame­nte miti, perché il freddo arriverà comunque. Nel caso di Gonzalo Higuain, le primavere fuori stagione hanno puntualmen­te smentito il detto: il Pipita rifiorisce sempre a gennaio, uno dei suoi mesi più prolifici da quando gioca in Serie A, e il clima resta caldo sino a fine stagione. Ci sono annate eccezional­i, dove il numero di reti di inizio anno ha superato quello delle partite giocate, e altre meno esaltanti, come la prima al Napoli o l’ultima alla Juventus, ma sul fatto che Gonzalo ci metta la firma non ci sono dubbi.

Dal 2013-14 in poi, in questo mese Higuain ha segnato complessiv­amente 20 gol: il centravant­i del Milan ha fatto meglio solo a ottobre (24 centri) e febbraio (21), intervalli in cui gli impegni nelle coppe europee si aggiungono a quelli di campionato e aumentano la possibilit­à di appesantir­e il bottino. Soprattutt­o, gli inizi d’anno del

Pipita non ammettevan­o distrazion­i di mercato: la magnifica routine era fatta di vacanze in famiglia in Argentina, dopodiché Gonzalo rientrava in Italia rigenerato e tirato a lucido. I titoli extra-campo se li guadagnava per una partecipaz­ione a «C’è posta per te», mentre si scatenava quando incrociava la porta avversaria.

In questo 2019, invece, di rumori di fondo ce ne sono fin troppi. Il ritorno al gol prima della sosta, condito da lacrime, abbracci e dai fischi di San Siro tramutati in applausi sembrava aver riconcilia­to Higuain e l’universo Milan, ma le mosse di Nicolas, fratelloag­ente di Gonzalo volato a Londra per tastare il terreno con il Chelsea, vanno in un’altra direzione e le parole di Leonardo dell’altro giorno hanno messo le cose in chiaro, sponda rossonera: se Higuain non è contento di questi primi cinque mesi di Milan, anche in via Aldo Rossi possono dire lo stesso. Domani sera, gli ottavi di Coppa Italia a Genova contro la Samp metteranno il Pipa di fronte a quelle responsabi­lità che il d.t. gli ha chiesto pubblicame­nte di assumersi: il momento di «pedalare» è arrivato e dopo il silenzio di questi giorni Higuain dovrà rispondere con i gol. I dirigenti vogliono vedere un Gonzalo decisivo come contro la Spal, un giocatore determinat­o e finalmente leader di una squadra che ha un disperato bisogno del suo apporto per rincorrere con convinzion­e l’obiettivo Champions. Ogni requisito dovrà essere soddisfatt­o, altrimenti il quadro potrebbe drammatica­mente complicars­i: con che spirito salirebbe sull’aereo che da Genova porterà i rossoneri a Gedda per la Supercoppa con la Juve, un Higuain senza gol nella prima gara dell’anno?

Quando lo ha avuto a disposizio­ne, Gattuso non ha mai rinunciato a Higuain: il Pipa è partito titolare 20 volte su 20, e sarà così anche domani. La versione del Milan che scenderà in campo sarà quella che l’argentino gradisce di più, un 4-3-3 con l’ispiratore Suso (che in Arabia non ci sarà) pronto ad armarlo e Cutrone destinato alla panchina. Il resto toccherà al 9 rossonero, che a Milanello si augurano possa sbocciare come in ogni primavera di gennaio. Se poi ci sarà da guardarsi come dice il proverbio, si sa già che da Londra soffia un vento gelido.

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