Ripartenza Ciro «Sì, questa Coppa a noi piace molto»
●Con la doppietta ha messo il timbro in tutte le competizioni stagionali
Riparte Immobile e la Lazio ricomincia a vincere. Il primo successo del 2019 viene impacchettato dalla doppietta del bomber, rimasto a secco nelle quattro gare precedenti. Contro il Novara il centravanti lascia subito il segno in Coppa Italia, dopo aver colpito nelle altre competizioni: 10 reti in campionato, una in Europa League. Per la terza volta in questa stagione firma una doppietta: sempre all’Olimpico aveva concesso il bis contro Genoa e Spal. I due gol nella prima uscita del nuovo anno si ricollegano agli altri precedenti in biancoceleste: dodici mesi fa, il 6 gennaio, Immobile firmò addirittura quattro reti nel colpaccio contro la Spal, mentre l’8 gennaio del 2017 un suo gol risolse la pratica Crotone. In pratica da quando nell’estate del 2016 è arrivato alla Lazio, il nuovo anno biancoceleste debutta sempre con Immobile da goleador. Una sorta di tradizione che, sulla base dei risultati passati, allarga gli orizzonti anche per il 2019.
EXPLOIT IN COPPA C’è un feeling molto particolare fra Immobile con la maglia della Lazio e la Coppa Italia all’Olimpico. Con le due reti al Novara il suo bilancio diventa luccicante. Ben sette centri in otto presenze sul terreno amico. «Era tanto che non facevo gol. È sempre bello segnare. Siamo stati bravi a non sottovalutare la partita, dobbiamo continuare così per mettere benzina per il campionato - ha dichiarato nell’intervallo della gara col Novara -. In Coppa Italia nelle ultime due stagioni abbiamo fatto bene, l’anno scorso abbiamo perso solo in semifinale ai rigori contro il Milan. È una bella coppa, ci teniamo tanto...».
FAIR PLAY
Contro il Novara non è stata però una gara in assoluta discesa per Immobile. Dopo aver lanciato Luis Alberto nell’azione del vantaggio, la strada sembrava dalla sua parte quando al 20’ Abbattista ha concesso il rigore. Sul dischetto è andato il 28enne attaccante di Torre Annunziata. Già vedeva il pallone in rete. Solo che Benedettini si è allungato per respingerlo e allora col suo