La Gazzetta dello Sport

Toro show Millico fa 21 È aggancio alla vetta

●Super 3-0 in casa del Sassuolo: Atalanta raggiunta al primo posto

- Mario Pagliara INVIATO A TORINO

Sì, è stato un sabato da Toro. È qui la festa, a Castellara­no, paesino in provincia di Reggio Emilia, dove arriva a compimento la caccia all’Atalanta e il primo posto del campionato Primavera 1 si colora di granata. Il blitz in casa del Sassuolo (0-3) vale l’aggancio dei ragazzi di mister Coppitelli in testa alla classifica. Il Toro aveva lanciato l’assalto dopo il k.o. del 20 ottobre in casa del Milan (2-1), da allora è cresciuto a vista d’occhio al punto da inanellare un filotto di 8 vittorie e un pari (il 3-3 a Bergamo), l’ha costruito anche nella pausa natalizia quando il gruppo Primavera non si è allenato in soli tre giorni. Ieri al direttore del vivaio Massimo Bava, al tecnico Coppitelli e ai calciatori sono arrivati anche i compliment­i del presidente Urbano Cairo. L’ORO GRANATA La generazion­e Duemila del Toro è un’incredibil­e promessa di futuro. Ma non certo una sorpresa: è il risultato di una programmaz­ione triennale, con l’ossatura del gruppo già impiegata lo scorso anno sotto età in Primavera. Ora

Bava può godersi la sua collezione di campioncin­i. Un’annata d’oro sulla quale sono calati gli occhi di Mazzarri: da Kone a Rauti, da Ferigra a Onisa, da Millico a Gilli ad Adopo e Gemello, entro marzo tanti confluiran­no stabilment­e in prima squadra. La stellina è «Vincenzino» Millico, alla Juve fino a 11 anni, per tanti la punta più forte cresciuta al Toro nell’ultimo decennio: 18 anni, è esploso in un semestre con 21 gol in 14 gare di campionato (ieri doppietta) più un centro in Coppa. Un diamante puro: colpi di classe, giocate impossibil­i, gol spettacola­ri. Nicola Rauti è il suo compagno di reparto e non è da meno: potenza, tecnica, senso del gol.

IL CAPITANO È Eric Ferigra, un ‘99, ecuadorian­o, profession­e difensore centrale (ieri in gol). Diciamolo, è un lusso per la categoria. Scuola Barcellona, passato per la Fiorentina, il Toro in estate ha fatto un affare riscattand­olo per 150mila euro. La scorsa stagione è stato un uomochiave per la vittoria della Coppa Italia Primavera, dal ritiro di luglio si allena con la prima squadra. Fa coppia con Sportelli, un 2000, appena convocato con la Nazionale Under 19. In porta c’è Luca Gemello, sul quale c’è un progetto con vista sulla Serie A, a destra Gilli è il manifesto della profession­alità.

TRIPLETE A centrocamp­o c’è l’imbarazzo della scelta: De Angelis (anche lui chiamato con l’U19) è una delle mezzali italiane più forti, il francese Adopo ha senso tattico e fisico da top, Onisa è il play che tutti vorrebbero, un piccolo leader. Per non parlare del genio esplosivo del trequartis­ta Kone. Tutti insieme fanno una Primavera in corsa per il «triplete»: campionato, Coppa Italia (è ai quarti) e Supercoppa (finale il 20 febbraio con l’Inter). E pensare che ieri la Berretti ha consolidat­o il primato nel suo campionato battendo l’inseguitri­ce Arezzo. Cosa vuol dire? Che alle spalle bussano già i 2001. Perché al Toro il vivaio è una religione. E non può essere certo un caso.

RAGAZZI D’ORO Gemello, Millico, Adopo, Kone, Onisa, Rauti, Gilli: entro marzo con Mazzarri

Il capitano Ferigra è scuola Barça: rinato al Torino, si allena già coi grandi

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Vincenzo Millico, 18 anni, capocannon­iere con 21 gol in 14 gare

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