Mauro e Martinez, se il gol non basta Luciano vuole di più
●Spalletti frena: «Avrebbero potuto fare meglio sia da un punto di vista tattico sia per le scelte»
Stavolta le multe sono per eccesso di velocità. Centoquarantacinque secondi da centravanti di Mauro Icardi: gol. Centotrentacinque per Lautaro da prima punta: altro gol. I ritardi lasciateli agli aerei, in pantaloncini e maglietta i due viaggiano che è una bellezza, puntuali come si conviene. Il Benevento vale un tappeto rosso, Spalletti usa l’altra faccia — la famosa carota —, manda in campo i due argentini oltre la logica della punizione differita, per di più li schiera insieme dall’inizio come era successo solo alla prima giornata, poi niente più. Il segnale dell’allenatore è chiaro e leggero: andate e divertitevi. Ne escono tre gol in due, ma i numerini del tabellino non bastano a garantire la promozione dell’allenatore: i due non fanno coppia, perché non di solo gol vive l’Inter e non solo con i gol si misura la prestazione. «Avrebbero potuto far meglio, da un punto di vista tattico e di scelte — ha detto Spalletti —. Abbiamo sofferto il palleggio perché eravamo uno di meno in mezzo al campo. Quello che si è visto col Benevento non mette in discussione quello che abbiamo fatto fino ad oggi, che è la cosa giusta». Come a dire: la strada maestra è un’altra.
QUI MAURO Perché i due si divertono, è vero, ma non contemporaneamente. Nel primo tempo se la ride Icardi, mentre Lautaro è qualche passo più indietro, Wanda cucina a casa e via social esulta al rigore e al 2019 iniziato nel segno del gol. Rigore, pugnetto all’insù, una frustata di testa sul palo: 7’ di Icardi per sistemarsi comodo, prenotare i quarti di finale, guadagnarsi il riposo in panchina dopo il cambio all’intervallo. Serenità diffusa, dopo giornate che di normale hanno avuto poco, per una multa e centomila altri motivi. In fondo, è il modo migliore per approcciarsi alla settimana che può disegnare il suo quarto contratto con l’Inter, il terzo con tanto di aumento di stipendio perché in aumento esponenziale sono le sue prestazioni. L’incontro dovrebbe esserci domani, salvo slittamenti dovuti ad impegni dell’una o dell’altra parte. «Mauro vuole incontrare i direttori e confrontarsi con loro — ancora Spalletti —, la società è pronta a imbastire un discorso costruttivo». C’è posta per te: sarebbe il titolo perfetto dell’appuntamento per il rinnovo, come pure il nome della trasmissione tv che Mauro e Wanda registreranno proprio oggi.
BILANCIO
Il capitano gioca 45’ e segna dopo 145’’ Martedì l’incontro per il rinnovo
Il Toro non si nota da trequartista, ma poi da centravanti fa la differenza
QUI LAUTARO C’è posta anche per Lautaro, che dopo un primo tempo giocato sulle punte, nel secondo prende il posto in campo dell’amico Mauro e inforna una doppietta, la sua prima in Italia. San Siro è vuoto, non è esattamente esaltante come una plaza de toros. Ma l’ex Racing, liberato dalla trequarti e con solo i difensori del Benevento di cui occuparsi, si scioglie dai legami tattici e usa perfettamente testa e piede destro. Attaccante era e attaccante resta: la trequarti è terra di nessuno. Chissà se un giorno lui e Mauro diventeranno davvero una coppia Inter. Per ora restano due ottimi ingredienti: non è poco, comunque.