La Roma cerca il 10 DiFra, una sfida totale «L’obiettivo è la Coppa»
●I giallorossi hanno 9 trofei in bacheca. Il tecnico: «Rispetto l’Entella ma noi puntiamo al massimo. Il mercato dipenderà da De Rossi»
Se volessimo mettere un po’ di pepe ad un ottavo di finale di Coppa Italia dall’esito apparentemente scontato (ma occhio all’avverbio), potremmo ricordare che l’Entella ha come prima maglia quella biancoceleste, in stile Lazio. Basterà alla Roma per cercare di anabolizzare un ottavo di Coppa Italia dall’interesse abbastanza anemico evocando il derby? Chi lo vorrebbe senz’altro è Eusebio Di Francesco, che spiega come questo trofeo sia un chiaro obiettivo stagionale per il club giallorosso. STOP FALLIMENTI «Dopo la sosta, stiamo facendo allenamenti di grande intensità – dice l’allenatore a Roma Tv – e cerchiamo di far capire ai ragazzi che la Coppa Italia è sempre un obiettivo molto importante. L’anno scorso l’abbiamo fallita per tanti motivi. Invece bisogna ambire a fare il meglio in ogni competizione». Con tutto il rispetto possibile, normale che l’Entella non sia attesa all’Olimpico col pathos del Real Madrid. «Certo, gioca in Serie C, ma con le sue caratteristiche starebbe bene anche in B – afferma Di Francesco –. Boscaglia è un allenatore molto esperto e sono avversari da prendere con le molle. Bisogna stare attenti e non bisogna assolutamente sottovalutarli». Inutile dire che il «pericolo» più grande per la Roma, sarà solo nella concentrazione. «Ma io ho ritrovato la squadra con grande voglia. Ho visto degli ottimi allenamenti, anche se non ho avuto ancora tutti a disposizione. Sono contento dell’approccio di questi giorni». Certo, non saranno convocati Manolas ed El Shaarawy. Florenzi, insieme a qualche altro giocatore è da valutare, però ho tutti gli altri a disposizione, anche se devo decidere chi giocherà tra Dzeko e Schick». Ciò che conta, però, è onorare il pronostico, anche perché – nonostante il freddo e la diretta tv – si attendono oltre 15.000 spettatori-eroi. «I tifosi sono sempre importanti, perché sono di grande aiuto e sostegno, ma dobbiamo essere bravi noi a trascinarli con le nostre prestazioni e il nostro modo di fare».
CONTINUITÀ Proprio per questo, è quasi inutile chiedere all’allenatore della Roma che cosa abbia chiesto a Babbo Natale per la Roma. «Mi aspetto continuità di rendimento, di prestazione e di risultati, che ci sono un po’ mancati nella prima parte della stagione». È mancato anche tanto buon senso in una frangia di tifosi che continua ad accarezzare il pelo del razzismo. Un monumento della categoria come Carlo Ancelotti si è schierato per lo stop delle partite in caso di cori offensivi, ma anche Di Francesco è sulla sua stessa lunghezza d’onda. «Se sono felici di fermare le partite, le fermeremo – dice alla Rai –. Io dico di fare qualcosa di drastico, di duro per cambiare questo modo di fare. A volte si dice che se ne parla troppo e si dà troppa importanza. Allora non ne parliamo più noi, ma rimane il problema. Le cose vanno affrontate ed è giusto fare qualcosa di importante e di forte. Io sono con Ancelotti: stoppare le partite. Lo Stato e la Federazione devono fare qualcosa di forte».
ANSIA DDR E qualcosa di forte, probabilmente, l’allenatore lo vorrebbe anche nel mercato di gennaio, anche se fa capire che le esigenze (un centrocampista) ruotano tutte intorno al rientro di De Rossi. «Ritengo sia giusto fare un mercato nel quale non si opera tanto per fare, ma perché necessitiamo di farle. Perciò dobbiamo valutare le condizioni di De Rossi, che stiamo cercando di rimettere in campo, e vedere se riesce a superare questo problema al ginocchio». Una fetta di stagione si gioca anche lì. E il messaggio per Monchi pare forte e chiaro.
STO CON CARLO: IN CASO DI CORI RAZZISTI È GIUSTO FERMARSI
DI FRANCESCO SU ANCELOTTI ALLENATORE NAPOLI
9
LA CIFRA
Le coppe Italia della Roma. La Juve ne ha di più (13). Poi Inter (7), Fiorentina, Lazio (6) e altri 11 club