Taylor illumina Virtus a Firenze Varese s’inceppa
TRENTO BRINDISI
Il carisma di Tony Taylor brilla anche a Varese: il play che aveva castigato Brescia, con 15 punti nell’ultimo quarto, trascina Bologna anche nella trasferta che vale le Final Eight di Coppa Italia. Per la verità la qualificazione era già stata conquistata prima di giocare per la sconfitta di Trieste, battuta in casa da Milano, ma Stefano Sacripanti teneva molto a battere i lombardi: «Volevamo accedere alle Final Eight per nostri meriti e non perché la nostra diretta concorrente (Trieste appunto) ha perso: il successo che abbiamo conquistato a Masnago rende onore alla mia squadra, reduce da un periodo di difficoltà, dovuto agli infortuni. Fino a tre giornate fa la fase finale di Coppa Italia sembrava un sogno che però siamo riusciti a realizzare». La convincente vittoria di Varese lancia la volata a Bologna, che è sempre stata avanti e ha incominciato la gara con il sontuoso 5/5 di Punter e di M’Baye, strepitoso nel primo quarto chiuso con 15 punti, sfiorando la perfezione: 3/3, 2/3 da tre e 3/3 in lunetta. Gli ospiti hanno tirato con il 65% dall’arco, dato che si contrappone al misero 27% di Varese ma Attilio Caja non si scoraggia e, anzi, applaude i suoi: «Lo scopo del basket è fare canestro e quando il tuo avversario da tre punti è così efficace è già un miracolo restare in partita. Noi siamo riusciti a recuperare, trovando anche il vantaggio (56-54) e siamo rimasti punto a punto fino all’ultimo. Questo vuol dire che i miei giocatori hanno avuto grande cuore. È vero: non sono stati ispirati nelle percentuali ma hanno reso onore alla pallacanestro, difendendo e lottando su ogni pallone».
ANNO NUOVO Dopo una strepitosa fine d’anno, Varese ha incominciato il 2019 con 2 k.o. ma per Caja non ci sono problemi: «Le sconfitte con Pistoia e Bologna non sminuiscono un girone d’andata superlativo. Chi ci critica è ingeneroso». Per la terza stagione di fila Bologna espugna Varese e il pensiero di Sacripanti va ai tifosi: «La trasferta era vietata e mi dispiace che non abbiano potuto gioire di questo successo. L’unico neo è l’infortunio di Cournooh. La sua caviglia è molto gonfia: spero recuperi in fretta». (27-25, 48-43; 59-58)