Volley da sogno A Milano in 12.000 e Modena crolla
I 12 mila al Forum di Assago
All’inizio era Volley Land. Dal ’96 al 2009, prima di un timido ritorno nel 2016, il festival giovanile milanese fece capire, anche a chi non masticava il pallone sottorete, che la pallavolo era un fenomeno di straordinaria popolarità. Non solo il «calcio delle ragazzine» come si diceva allora ma il vero sport delle famiglie, capace di portare insieme al palazzetto dai nonni ai nipoti, come nessun’altra disciplina sa fare. Un po’ anche in Gazzetta ci meravigliavamo di quella continua richiesta di informazioni, di parenti e amici che si prenotavano per un posto in prima per quella rassegna indimenticabile ma poi, quando il Forum di Assago ogni anno si riempiva all’inverosimile, capivamo che perfino il PalaLido, la casa del volley, per certe manifestazioni di pallavolo diventava insufficiente. Parliamo di oltre vent’anni fa. Il Forum ,che ora si chiama Mediolanum, è sempre più il principale (se non l’unico) tempio dello sport milanese e il mitico PalaLido è ancora in ricostruzione con buona pace di questa vocazione per il volley che a livello di club a Milano è sempre stata un po’ a singhiozzo. In questi giorni ci è sembrato di rivivere un po’ quei tempi man mano che l’idea del presidente Lucio Fusaro, artefice della rinascita del volley a Milano, prendeva forma con la sfida valida per la quarta giornata di ritorno fra la Revivre, ultimamente in esilio a Busto, contro la mitica squadra di Modena, chiamata a illuminare questa domenica senza campionato di calcio nel tempio del basket.
Forse qualcuno si è meravigliato del soldout raggiunto dal Forum con largo anticipo e dei 12.343 paganti sugli spalti dove in genere siedono i tifosi dell’Olimpia. Qualcun altro ha attribuito questo slancio di interesse alla passerella di Ivan Zaytsev e dell’allenatore più vincente della pallavolo italiana, Julio Velasco, nelle file dell’Azimut. Ma la verità non è solo questa, la verità è che l’Italia dei giovani ha fame di pallavolo e che Milano ha fame di sport. Come hanno dimostrato i recenti Mondiali maschili a trazione torinese, la pallavolo è uno sport socialmente trainante, da grandi ascolti televisivi, a cui manca solo di sfondare nelle grandi città. Il volley aveva già riempito in passato il Forum ma sempre per eventi di cartello e per la Nazionale, eppure proprio questo è uno dei pochi scudetti (ha fallito perfino Berlusconi) che manca alla metropoli polisportiva lombarda che ha tutte le carte in regola per colmare il gap. La chiave non sarà tanto il Forum ma la rinascita del PalaLido (meglio non azzardare ipotesi temporali) che, grazie agli investimenti logistici del presidente Fusaro - ex giocatore milanese di porta Genova che ha fatto fortuna all’estero - diventerà la più bella casa del volley in Italia.
Un altro tassello di questa crescita dell’impiantistica nella capitale economica della penisola che raggiungerà il culmine nel tempo che ci separa dall’Olimpiade 2026, che arrivi o no a Milano. Nei prossimi anni, infatti, il Forum non sarà più solo ma verrà affiancato prima dal PalaLido, poi dalla rinascita dell’ex Palasharp (7000 posti) come Milano Hockey Arena grazie a investimenti privati nell’area Lampugnano e quindi del PalaItalia da 12.000 posti nell’area Santa Giulia-Rogoredo. Forse parliamo di fanta-impiantistica e di sogni che non si avvereranno mai (come successo al nuovo stadio del calcio) ma in fondo chi avrebbe mai detto che una partita di routine avrebbe fatto registrare il maggior numero di spettatori della storia della regular season. E che Milano se la sarebbe portata a casa per 3-0 con una quarta vittoria consecutiva che fa sognare.