La Gazzetta dello Sport

CUTRONE-KEAN AL DECOLLO L’AZZURRO OLTRE LA COPPA Guarda chi sfonda

IL FUTURO È DEI GIOIELLI DI MILAN E JUVE, IN GOL SABATO E RIVALI A GEDDA E DA ARP A SANCHO, IN EUROPA SCALPITANO NUOVE STELLINE D’ATTACCO

- di LUCA BIANCHIN E MARCO PASOTTO

Iragazzi di questi tempi vogliono fare gli youtuber, non gli attaccanti. La profession­e negli ultimi anni è sembrata in crisi e l’Italia una matita spuntata: portieri, difensori, centrocamp­isti, esterni d’attacco (più o meno) in abbondanza, ma pochi numeri 10 e pochissimi 9. L’Under 21, dopo Belotti, è entrata in periodo di siccità da centravant­i, mentre la Nazionale A se l’è cavata con Pellè, si è sentita tradita da Balotelli, ha perso un Mondiale con Belotti, Immobile e Gabbiadini. Per questo il sabato sera di Coppa Italia ha fatto sorridere: Juve e Milan, prima di pensare alla Supercoppa, hanno superato il turno con i gol di Kean e Cutrone, 38 anni in due. Qualcuno allora ha pensato: non sarà che, finalmente, abbiamo un futuro?

IL CONFRONTO Calma, ma col sorriso. Calma perché Cutrone e Kean sono ancora giovani, Patrick ha meno talento di tanti coetanei nel mondo e Moise deve ancora dimostrare di avere la testa da calciatore. Per ora, è solo un progetto di grande giocatore. Sorriso perché poche nazioni hanno due ragazzi così, nati dopo il primo gennaio 1998. Qualche straniero, certo, è più avanti. Mbappé fa un altro sport, Vinicius jr, Sancho e Pulisic non sono numeri 9 ma hanno più talento dei nostri. E Rafael Leao, portoghese del ’99 che segna per il Lilla, ha momenti da fenomeno. In generale però si può dire che Juve e Milan hanno due dei migliori Under 21, due dei giovani che hanno dimostrato di più. Guardate i numeri. Arp, probabilme­nte l’attaccante tedesco più promettent­e, nemmeno gioca in Bundesliga. Chalov, russo del ’98, ha segnato 9 gol per il Cska ma ha giocato solo in patria. Maolida, punta del Nizza, sembra più indietro.

LE NAZIONALI Kean e Cutrone invece, in rapporto all’età, cominciano ad avere una carriera interessan­te. Patrick ovviamente ha dimostrato molto di più, con i suoi due anni di vantaggio: ha segnato in Europa League, è stato il capocannon­iere del Milan nella scorsa stagione, è il titolare della Nazionale Under 21. E a proposito di Under 21, la coppia juventino-milanista sembra destinata a giocare l’Europeo di giugno insieme. L’Italia sarà la nazione ospitante ed è probabile che Gigi Di Biagio, alla terza fase finale da c.t., faccia giocare Moise e Patrick insieme. In fondo, possono coesistere sia in un 4-4-2 – due attaccanti di movimento, destinati a scambiarsi la posizione senza troppe regole – sia da uomini di un tridente, magari con Kean più largo e Cutrone da 9. In fondo, nelle nazionali giovanili hanno fatto spesso bene, seguendo un percorso simile: convocati dall’Under 15, bravi a bruciare le tappe giocando spesso con i più grandi, importanti nell’Under 17. Poi Kean si è fatto sospendere per comportame­nti inaccettab­ili in un ritiro a Salsomaggi­ore, mentre Cutrone ha continuato a giocare e a segnare. LE EMOZIONI DI CUTRONE Qualche differenza c’è stata anche nel loro sabato. Kean ha segnato a Bologna, serata gelida e atmosfera a tono. Cutrone invece ha deciso una partita molto più calda con una doppietta ed è stato quasi… sfortunato. Il primo gol è arrivato su un cross di Conti, il secondo su un lancio di Calhanoglu, due giocatori che per motivi diversi si erano smarriti. Così più o meno tutti i compagni sono andati a festeggiar­e loro, mentre Patrick correva per il campo praticamen­te da solo, pazzo di gioia. Dopo il secondo gol, però, è andato davanti ai suoi tifosi indicando lo stemma. Un gesto d’amore spontaneo per un ragazzo che ha sempre tifato Milan e se vogliamo, allo stesso tempo, un messaggio forte rispetto a chi invece ha le idee poco chiare (o forse chiarissim­e). Come dire: io so bene che cosa voglio, dove voglio stare, per quali colori giocare. Adesso Patrick prosegue nella battaglia per convincere Gattuso a pensare a lui dal primo minuto, perché il ritorno al 4-3-3 l’ha penalizzat­o. Per come Rino ha parlato nel dopogara di Marassi, si fatica a pensare a Patrick titolare dopodomani contro la Juve. Molto più facile immaginare un canovaccio come quello di Genova, nonostante la doppietta di Coppa abbia reso Cutrone il capocannon­iere del Milan. I numeri peraltro dicono che nelle 7 gare stagionali in cui ha segnato i suoi 9 gol, per quattro volte (e sei gol) partiva dalla panchina. Cutrone insomma è uno specialist­a dell’ultimo quarto d’ora: cinque gol sono arrivati dal 76’ in poi, supplement­ari compresi. Attenzione però al bilancio del 2017-18: 18 reti di cui 17 partendo dal 1’. Significa che oltre a spaccare le partite, Patrick sa come si fa anche da titolare.

I PENSIERI DI KEAN Moise Kean ha questioni diverse all’orizzonte. Il suo autunno è stato pieno di panchine, con pochissimi minuti tra campionato e Champions. La Juve però vivrà i prossimi cinque mesi per la Champions mentre in A, se il vantaggio non diminuirà, potrà dare un po’ di riposo ai titolari. Ecco perché Kean potrebbe avere più spazio. Moise, Allegri e la società in questi mesi dovranno decidere cosa è meglio per tutti. Con il contratto in scadenza nel 2020, un rinnovo è prioritari­o: se non venisse fatto, si aprirebbe un caso. Ecco perché tutti i finali sono possibili: Kean chiede garanzie economiche e un percorso di crescita da giocatore strategico, la Juve sa di avere un talento e non vuole perderlo. Il percorso non sarà lineare, sempliceme­nte perché con i ragazzi non è mai così. Patrick e Moise probabilme­nte faranno molto bene e molto male, verranno esaltati troppo e criticati altrettant­o eccessivam­ente. I loro pregi però sono lì, basta guardarli. L’ambizione di Cutrone è la stessa di quando raddrizzò qualche voto pur di non perdere una convocazio­ne per colpa della scuola. E il talento di Kean è ancora quello che, in una partita contro la Croazia, gli permetteva di sprintare più degli avversari nonostante una contrattur­a. Se non si perderanno, il Milan e la Juve hanno due mattoncini su cui costruire un casa. L’Italia, due pietre angolari.

 ?? IPP ?? PATRICK CUTRONE21 anni, è cresciuto nel settore giovanile del Milan.Il 21 maggio 2017 l’esordio in A MOISE KEAN 18, prodotto del vivaio Juve. In bianconero debutta in A e in Champions: è il primo nato negli anni 2000 a riuscirci GETTY
IPP PATRICK CUTRONE21 anni, è cresciuto nel settore giovanile del Milan.Il 21 maggio 2017 l’esordio in A MOISE KEAN 18, prodotto del vivaio Juve. In bianconero debutta in A e in Champions: è il primo nato negli anni 2000 a riuscirci GETTY
 ??  ?? KYLIAN MBAPPÉ20 anni, attaccante del Psg. Campione del mondo con la Francia e 4° al Pallone d’Oro AP
KYLIAN MBAPPÉ20 anni, attaccante del Psg. Campione del mondo con la Francia e 4° al Pallone d’Oro AP

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