«Torino, ora basta regali» Mazzarri usa la frusta
●L’allenatore è davvero stufo dei troppi errori commessi e dei troppi punti persi. Adesso pretende una concentrazione feroce
Arivederli tutti, uno di seguito all’altro, sembra di assistere a un film dell’orrore. Che parte da TorinoNapoli (1-3). Al 9’ un cross basso da sinistra arriva sul piede destro di Moretti. Che potrebbe anche stoppare ma opta invece per un rinvio al volo. Gesto avventato, precipitoso e pure sbagliato perché il pallone sbatte addosso a Nkoulou e da lì diventa un assist per Insigne che non può fallire la realizzazione sotto misura: 0-1 e Napoli precocemente in carrozza. Dice, gli azzurri ne faranno altri due quindi... E allora portiamoci alla nona giornata sul campo del Bologna. Dove il Toro vince 2-0, poi incassa un gol sfortunato su angolo seguito da carambola sul palo, ma tiene il controllo. Finché su un rinvio troppo corto di Sirigu il giovane Calabresi anticipa Berenguer e fila verso la porta trovando una opposizione «di burro» da parte di Djidji.
FIORENTINA E PARMA La giornata successiva c’è un’altra disattenzione grave. La commette De Silvestri che su cross da destra di Enrico Chiesa non sa essere reattivo, la palla lo colpisce come se fosse un palo e schizza a centro area dove Benassi (un ex) anticipa tutti e deposita alle spalle di Sirigu: così parte in salita (2’) un match che poi Ola Aina riequilibrerà. Altro pari, quindi. Il Toro torna all’Olimpico dopo l’esaltante blitz di Genova e ospita un Parma vittima designata. Ma al 9’ capita che Nkoulou, per seguire Gervinho, vada a scontrarsi
con Izzo in uscita dall’area palla al piede. Morale della favola, palla persa con i due granata beffati dallo scatto dell’attaccante che poi brucia il tentativo di Sirigu. E qui il Parma comincia a costruire il suo sorprendente successo.
CAGLIARI E JUVE Il racconto horror prosegue con l’episodio di Cagliari dove la partita sembra destinata allo 0-0. Ma nella fase conclusiva Mazzarri si gioca le carte Parigini e Zaza e proprio i nuovi entrati costruiscono l’azione che potrebbe fruttare i tre punti: cross radente di Parigini a centro area dove Belotti manca l’impatto al volo ma alle sue spalle c’è Zaza all’altezza
del dischetto, un po’ spostato a destra. Simone potrebbe stoppare e invece calcia di prima in maniera fiacca (piatto e non collo) e per giunta sul palo coperto da Cragno, che può sventare in tuffo. Insomma entrambi gli specialisti del gol granata sbagliano la conclusione nel giro di due secondi... Poi il Toro batte il Genoa, pareggia col Milan e perciò attende la Juve col morale alto. Il derby procede equilibrato, ci starebbe quindi il pareggio. Ma Zaza, coprendo una incursione di Bonucci, si spinge sino al limite della propria area e lì ha la malsana idea di appoggiare sul portiere Ichazo. Passaggio troppo corto sul quale il vice Sirigu esce lo stesso e non sa frenarsi quando Mandzukic lo anticipa di un soffio: rigore trasformato da Ronaldo e grande amarezza sugli spalti.
SASSUOLO E LAZIO Dopo aver sorvolato sull’errore in marcatura di Rincon contro il Sassuolo (che costa due punti) planiamo all’Olimpico di Roma per l’ultima di andata contro la Lazio. Il Toro, avanti di un gol, potrebbe raddoppiare al 60’ quando Lucas Leiva tocca male in scivolata spianando la via della rete a De Silvestri, atteso ex e fin lì protagonista (una traversa, poi ci sarà anche un palo). Lollo è solo, dovrebbe/potrebbe controllare avanzare e depositare in rete invece colpisce al volo e manda in curva. Dal possibile 2-0 all’1-1 passano nemmeno due minuti: splendido il pareggio di Milinkovic.
TITOLI DI CODA I titoli di coda ci portano alla sfida di Coppa con la Fiorentina, dove Djidji rincorre vanamente Simeone (86’) e poi sulla respinta di Sirigu arriva su Chiesa solo per sporcargli il tiro e spedire la sfera nell’angolo scoperto. Lyanco omaggerà alla punta viola anche il raddoppio: era in anticipo, ha esitato sul da farsi e scivolando lo ha spinto in porta. E così, addio Coppa... Adesso però «basta regali». Mazzarri lo ha ribadito allo spogliatoio: nel girone di ritorno, che parte con due ostacoli molto alti, la concentrazione dev’essere feroce dal 1’ al 95’. Quello che fa «impazzire» Mazzarri è lo svarione commesso per mancanza di attenzione, per deconcentrazione. Se è quasi fisiologico perdere punti con chi è più forte, diventa un delitto sprecarne tanti con chi è del tuo stesso livello. E contando gli sprechi, il Toro si scopre il serial-killer del film. Ora, però, ne comincia un altro.
NO AL MERCATO Ieri voce dalla Romania: Toro su Mitrita. Ma non esistono contatti
Il tecnico non ha chiesto rinforzi: crede nella bontà dell’attuale rosa
Il derby è deciso dall’avventato retropassaggio di Zaza. Sulla palla arriva prima Mandzukic e Ichazo lo atterra: rigore di CR7.