La Gazzetta dello Sport

Qui Australia: l’ultimo WorldTour prima della Riforma

●La stagione si apre oggi al Tour Down Under con Viviani, Sagan, Porte, Dennis. Troppo vento e caldo, tappe accorciate

- Luca Gialanella

Vento, tanto, e temperatur­e elevate, oltre i 40°. L’organizzat­ore del Tour Down Under ha dovuto accorciare la tappa inaugurale di stanotte (132 km) e quella di domani (122 km). E’ iniziata così nell’area di Adelaide la stagione del World Tour, il massimo circuito mondiale (nato nel 2005 come ProTour): la corsa australian­a in cinque tappe è diventata punto di partenza per chi cerca subito il caldo e l’agonismo. Bisogna essere pronti, soprattutt­o in volata: Caleb Ewan, il campione italiano Elia Viviani (in recupero dopo la botta al piede nel Criterium di domenica) e il tre volte iridato Peter Sagan. Richie Porte debutta con la Trek-Segafredo, l’iridato crono Rohan Dennis con la Bahrain-Merida. Diego Ulissi (Uae-Emirates) è il leader della pattuglia italiana, Davide Ballerini indossa per la prima volta la maglia dell’Astana, ci sono giovani di gran futuro come il belga Philipsen e lo sloveno Pogacar (primo all’Avenir), entrambi nella Uae. Il cammino del WorldTour si concluderà il 22 ottobre con il Tour of Guangxi, in Cina. Una stagione distribuit­a in quattro continenti, che sfinisce le squadre ma è centrata sempre sui cinque Monumenti e i tre grandi giri: qui si fa la storia. Un anno-chiave, perché i punteggi raccolti nelle prove conteranno per la classifica finale 2019 che stabilirà la griglia di partenza delle squadre nel 2020, quella della Riforma del profession­ismo. Un meccanismo che potrebbe diventare un boomerang per le Profession­al italiane, stritolate tra crisi economica e inviti alle gare. Abbiamo 51 corridori nel WorldTour (uno in meno del 2018: si è ritirato Pellizotti), il Belgio ci toglie il primo posto con 52. Poca cosa. Nel 2005 ne avevamo 85: un calo in linea con le altre nazioni storiche come Spagna e Francia: perché la Gran Bretagna è passata da 3 a 21, l’Australia da 17 a 32, la Colombia da 3 a 19. E con i 66 pro’ arruolati nelle Profession­al siamo a 117. Sono il nostro tesoro.

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Elia Viviani, veronese, 29 anni, 18 successi nel 2018 BETTINI

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