«Che brividi ci ha dato il Forum Che rabbia non avere una casa»
●Sbertoli e Piano dopo la serata magica di Milano: «È venuta fuori la passione che c’è»
Un brivido lungo dodicimilatrecentoquaranta tre persone. Un’emozione che rimarrà nel patrimonio di chi c’era, in campo e fuori. La pazza idea che il volley può fare da richiamo potente anche oltre i grandi eventi. E che Milano ama il volley. Un pensiero da cullare per chi a Milano è cresciuto, non lontano dai Navigli, e a Milano è cresciuto anche pallavolisti ca mente. Uno dei pochi ad avere avuto il privilegio di arrivare in Superlega rimanendo a casa propria: Riccardo Sbertoli, il giorno dopo vive ancora sulla pelle le sensazioni della domenica al Forum: «Non capita a molti a 20 anni di poter giocare nella propria città contro una squadra della portata di Modena davanti a più di 12.000 persone. E poi vincere 3-0, quello è andato molto oltre, anche se in settimana avevo avuto belle sensazioni» racconta il palleggiatore della Revivre cresciuto nelle giovanili di Segrate. «Il sabato all’allenamento, guardando l’impianto che vuoto sembrava enorme, ho pensato “sarà difficile giocarci quando è pieno”. Ma non avevo ansia. Volevo solo godermela. E giocare bene. E ci siamo riusciti, questa è la cosa migliore».
VITTORIA Un 3-0 a Modena che potrebbe costituire uno spartiacque nel campionato di Milano (che domani già gioca a Bari contro Castellana l’anticipo della 5a di ritorno). «Sicuramente abbiamo fatto un passo avanti - di Sbertoli che però è prudente -. Abbiamo battuto due grandi, Civitanova e Modena, entrambe 3-0. Però è nel punto a punto che mostriamo limiti, appena subiamo qualche punto tendiamo a deprimerci. Potremo dire di aver fatto il salto di qualità quando questo non succederà più». Eppure Milano ora ha davanti solo il poker di grandi, proprio Modena cinque punti sopra. E Matteo Piano sogna in grande: «Dobbiamo essere ambiziosi dice il centrale, tornato protagonista dopo un’estate passata a recuperare dall’operazione al tendine d’Achille -. Questa seconda parte di campionato la dobbiamo vivere così, compatti, umili ma aggressivi, dobbiamo rosicchiare. Non dico che dobbiamo vincere lo scudetto ma puntare a chi ci sta sopra sì, si può fare».
MERITI Piano un pubblico così l’aveva già sperimentato in Nazionale, e in Coppa Italia. Ma domenica era una partita di stagione regolare. «Un evento unico, un record che rimarrà tale per molto tempo penso. A cominciare dal fatto che è una bella soddisfazione poter arrivare alla partita in metro. Sono felice, felice per noi che l’abbiamo anche vinta ma noi giocatori ci prendiamo sempre la ribalta. o sono felice invece per chi ha lavorato dietro. Tutta la gente di Lucio (Fusaro, il patron, ndr) tutte le persone “dietro” che hanno costruito questa partita e che non vengono mai nominati. Vedere gli occhi che brillavano dei dirigenti, sentire uno come Romano (il team manager Bertoldi, ndr) dire “una serata così la aspettavo da 20 anni” mi ha colpito molto».
PASSIONE Il dato impressionante è stata la passione mostrata dalla città: «Sapevo che Milano ha tanti appassionati dice Sbertoli -, tanti ragazzi che giocano tante società, ma non mi sarei aspettato tutto questo pubblico». Il che fa aumentare i rimpianti per un’attesa infinita del Pala Lido promesso e sempre rinviato. «Ci passo davanti tutte le volte che andiamo a Busto e mi chiedo quando lo vedremo». «Io spero che vedendo tute quelle persone qualcuno si sia dato una martellata sui piedi - ride Piano - per non averci dato prima il Pala Lido. Rimpianti? Li dovrebbe avere chi non ha aiutato la società a costruire una realtà che suscita passione. Per noi è più difficile, certo, non avere una casa. A Busto sono fantastici, ma avere una casa propria sarebbe un’altra cosa».
Il regista milanese: «Ci siamo goduti la serata. Bello poter arrivare alla partita in metro»