La Gazzetta dello Sport

Chiappini, il samba della buona sorte «Mi sento rinata»

●L’italo-brasiliana dagli infortuni al Setterosa che stasera in Europa Cup sfida l’Olanda

- Franco Carrella Izabella Chiappini, 23 anni

Agosto 2015, Mondiali di Kazan, lesione al cercine della spalla destra, cinque mesi di stop. Autunno 2017, una recidiva crudele, stagione interament­e compromess­a. Dentro al tunnel, tra arrendersi e lottare, Izabella Chiappini non ha avuto dubbi: «Ho stretto i denti, è stata dura, ma ce l’ho fatta. Mi sento rinata». Il carattere, qualità apprezzata da Fabio Conti, c.t. del Setterosa di cui l’attaccante italo-brasiliana sta diventando un punto fermo dopo aver scacciato la malasorte. Sarà anche lei in acqua stasera a Trieste, nella 4a giornata di Europa Cup, contro l’Olanda.

GUERRIERA Nata a San Paolo il 28 settembre ’95, per niente tifosa di calcio («Lo detesto perché se ne parla troppo»), adolescenz­a vissuta tra nuoto e pallamano: «Metteteli insieme, ed ecco la pallanuoto». Un passaggio obbligato, questione di Dna: papà Roberto e mamma Raquel giocavano in Nazionale. Roberto anche allenatore di Izabella, nel Pinheiros. «Da me pretendeva sempre il massimo, gli devo tutto. Una volta, dopo un errore, mi ha lanciato un cono del bordovasca... Adesso è molto più tranquillo» sorride l’azzurra, dolce e timida fuori dalla piscina, una guerriera in partita. Dopo i Giochi di Rio, chiusi col Brasile all’8° posto, il trasferime­nto in Italia, patria dei nonni paterni (Pierino di Parma, Angela di Piacenza): col Messina 62 gol, miglior marcatrice del campionato. I primi collegiali col Setterosa, in attesa della naturalizz­azione sportiva. Quindi il salto al Padova tricolore, o poche appari- zioni a causa della preoccupan­te ricaduta. «Due mesi e mezzo difficili, avvertendo sempre dolore in acqua. Tornai a San Paolo per curarmi, ore e ore di fisioterap­ia, una riabilitaz­ione tosta». L’estate scorsa, la chiamata della Sis Roma: «Risposi “siete sicuri? Rischio addirittur­a di ritirarmi». Scommessa vinta. Il 6 novembre l’esordio ufficiale nel Setterosa, proprio contro l’Olanda, una splendida doppietta nel 9-7 di Eindhoven. «Un’emozione forte. Ma lo è stata ancora di più il 3 dicembre a Verona contro l’Ungheria, davanti al pubblico italiano e con mia mamma in tribuna. Alla fine ho pianto». Ripensando pure ai casi della vita: la signora Raquel giocò assieme a Cristiana Pinciroli e Alexandra Araujo, altre italo-brasiliane del Setterosa. Nel giorno dell’Epifania, poi, il trionfo in Coppa Italia nella vasca di Ostia, un gol nel 6-5 sul Rapallo. In mezzo a queste gioie, a inizio dicembre, un viaggetto a Rio per disputare da «straniera» le finali del campionato brasiliano: 3° posto col Pinheiros e miglior marcatrice del torneo.

IL BIG MATCH Chiappini ama la danza. «Il samba mi piace, ma non so ballarlo. Mi trovo a mio agio col funk». E inquadra la sfida con le campioness­e d’Europa. «L’Olanda punta sul fisico, sarà una gara dispendios­a sul piano delle energie». Sognando eventi ancora più importanti: «I Mondiali di quest’anno e l’Olimpiade 2020». Girone B: Oggi Italia-Olanda (20, diretta RaiSport), Francia-Ungheria. Classifica: Italia 9; Ungheria 5; Olanda 4; Francia 0.

La formula: Alla Final Six (28-31/3) le prime 3 di ogni girone. Le medagliate accederann­o alle finali di World League con un pass olimpico in palio.

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