La Gazzetta dello Sport

Mancuso ha fatto 13 Segnali di Pescara Foggia, il pari è stretto

●Deli porta avanti i rossoneri, l’attaccante pareggia su rigore Fiorillo e un palo aiutano gli abruzzesi, manca un penalty a Pillon

- Giuseppe Calvi INVIATO A FOGGIA

Con un gol strepitoso Francesco Deli illude il Foggia, poi vicino più volte al raddoppio. Ma ci pensa il solito Leonardo Mancuso a riportare in carreggiat­a il Pescara: fa 13 (le sue reti in campionato), firmando il pareggio su rigore contestati­ssimo dai rossoneri, che nel finale rischiano però di subirne un altro, più netto. Padalino (senza successo nelle sue tre gare allo «Zaccheria») registra un’ulteriore crescita, dopo la tappa positiva a Palermo. Non ha vinto negli ultimi 4 incontri, eppure Pillon incassa il riscatto della sua creatura, dopo la scoppola per 5-1 subita dal Brescia.

LE SCELTE Ancora con il 4-32-1, tra i pugliesi due novità: Loiacono al posto dell’infortunat­o Ngawa e Deli per lo squalifica­to Gerbo. Passato al 4-31-2, con Marras tra le linee, il Pescara presenta quattro cambi: gli inseriment­i di Campagnaro, Ciofani, Melegoni e Monachello. Parte bene il Foggia, però dura poco, perché i biancazzur­ri prendono campo, approfitta­ndo anche della libertà concessa a Brugman. Monachello è il più vivace ma poco preciso nelle conclusion­i e sprecone al 21’: tiro sbilenco e il pallone danza quasi sulla linea di porta. In chiusura di tempo il Foggia svolta grazie a una spettacola­re rete di Deli, che infila Fiorillo con un destro a giro (proteste degli abruzzesi per un precedente calcio di punizione per un fallo, dubbio, di Campagnaro).

FIORILLO+MANCUSO Sulle ali dell’entusiasmo, i rossoneri cominciano bene la ripresa e creano diverse occasioni per raddoppiar­e. Deli sale in cattedra, Busellato è sempre pronto negli inseriment­i in zona d’attacco. Ma il Foggia è sfortunato, perché Iemmello da fuori area centra il palo, poi Fiorillo si supera con una deviazione su un diagonale di Busellato e ancora più con una respinta d’istinto su botta di Iemmello (imbeccato da un’elegante palombella di Galano). Aggrappato al suo portiere, il Pescara non affonda e al 20’ beneficia di un rigore quanto meno dubbio, per un contatto tra Billong e Mancuso: dopo le proteste di Loiacono e compagni, sul dischetto vorrebbe andarci Brugman, poi è lo stesso Mancuso ad andare alla battuta, con trasformaz­ione perfetta (tiro centrale) per il pareggio. La formazione di Padalino reagisce con iniziative disordinat­e, mai pericolose, e presta il fianco agli avversari: ci provano Scognamigl­io, Monachello e Crecco, senza successo. La pattuglia di Pillon, nel recupero, reclama un altro rigore, per un’uscita a valanga del portiere Leali, che travolge Brugman. Ma per l’arbitro Volpi bastava e… avanzava quello assegnato a metà ripresa.

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LAPRESSE La festa del Pescara a Leonardo Mancuso, maglia numero 7

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