QUESTIONE DI CORRETTEZZA, NON POTEVAMO FARE ALTRIMENTI
Il punto non è capire quando. È capire se due poli che ora sono esattamente all’opposto dell’universo Inter avranno voglia di ricucire uno strappo enorme. Mauro Icardi e il resto del mondo nerazzurro sono adesso lontanissimi. Certo, la giornata di ieri è passata dall’allarme per il sasso che avrebbe colpito l’auto di Wanda Nara all’ora della colazione, a qualche piccolo segnale distensivo registrato successivamente. Ad esempio l’incrocio veloce ieri tra l’argentino e Beppe Marotta, giunto ad Appiano alle 15.25 e rimasto fino a cena. Oppure la telefonata di conforto dello stesso Marotta a Wanda, che in mattinata ha raccontato di essersi spaventata per il sasso che ha raggiunto la sua vettura all’ingresso della tangenziale non lontano da San Siro, ovvero dall’abitazione della famiglia Icardi. Wanda era uscita presto per accompagnare i figli alla partita di calcio del week end, poi testimoniata dalle stories pubblicate su instagram. La donna si è messa in contatto anche con alcuni uomini del club nerazzurro, poi ha annunciato di voler presentare attraverso il legale Giuseppe Di Carlo una denuncia – magari sfruttando anche l’utilizzo di telecamere presenti nei pressi del fatto –, denuncia che però a ieri sera in Questura ancora non risultava. La stessa Wanda ha poi fatto sapere di aver avuto la sensazione nelle ultime ore di essere seguita, nei dintorni della sua abitazione. E che l’auto da cui sarebbe partito il sasso sarebbe di colore bianco. Dell’episodio ha parlato ieri anche Luciano Spalletti: «Spero che venga preso l’autore – ha detto il tecnico –. Però bisogna presentare denuncia, perché queste cose non vanno bene».
LE POSIZIONI C’è tempo, in ogni caso. E tempo serve anche alle parti in causa per avvicinarsi. Il punto è che ognuno aspetta le mosse dell’altro. L’Inter chiede al giocatore un segnale distensivo, ma Icardi è esattamente in attesa dall’altra parte. Di più: pretende che sia la società a presentargli delle scuse per un gesto – la fascia di capitano tolta – a dire dell’argentino ingiustificato. Minacciando, in caso contrario, di restare fuori a curarsi il suo ginocchio fino a data da destinarsi. ALLENATORE INTER
LUCIANO SPALLETTI
RANOCCHIA VERO CAPITANO. LUI I MESSAGGI SOCIAL LI AZZECCA TUTTI
LUCIANO SPALLETTI
ALLENATORE INTER