Lazio, tutti giù per terra Ma Inzaghi non vuole alibi
● Altri tre k.o. e il rientro di Immobile col Genoa resta congelato «Tanti infortuni? È il rischio di chi fa le coppe. Avanti lo stesso»
Altri tre infortuni e il totale degli indisponibili va in doppia cifra. La Lazio continua a perdere pezzi e oggi a Marassi affronterà il Genoa in formazione a dir poco rimaneggiata. Una vera ecatombe quella che ha colpito la squadra di Inzaghi. Con infortuni in serie (quasi tutti di natura muscolare) che non accennano a finire. E che stanno creando una situazione di apprensione totale che, con ogni probabilità, influirà sulla decisione di rimettere in campo o meno Ciro Immobile. L’attaccante sarebbe pronto, dopo aver recuperato dall’elongazione all’adduttore rimediata a Frosinone. Inzaghi sembrava intenzionato a schierarlo dall’inizio (nella rifinitura di ieri mattina è stato provato tra i titolari), ma dopo la ricaduta di cui è stato vittima Luiz Felipe (sempre durante la rifinitura) è facile che prevalga la prudenza. Ciro andrà in panchina per entrare eventualmente ● Gli infortunati della Lazio che continuano ad aumentare. Ieri alla lunga lista si sono aggiunta all’infermeria anche Durmisi e Luis Felipe. solo nella ripresa.
IL BOLLETTINO Inzaghi si sforza di predicare prudenza e di restare ottimista, ma la realtà è davvero disarmante. I giocatori rimasti a Roma sono nove e un decimo (Leiva) è partito solo per fare numero (si accomoderà in panchina). Gli ultimi ad aggiungersi al già lungo elenco degli infortunati sono stati proprio il centrocampista brasiliano, Durmisi e Luiz Felipe. Leiva ha una distorsione alla caviglia, Durmisi una contusione alla gamba. Entrambi i malanni sono «ricordi» del match AFP col Siviglia, ma venerdì, il giorno dopo la gara, sembravano problemi di poco conto. Ieri l’amara scoperta. Luiz Felipe si è invece fatto male durante la rifinitura. Era appena rientrato (col Siviglia) dallo stiramento all’adduttore rimediato a Napoli. Ha avuto una ricaduta e dovrà star fermo almeno venti giorni. La degenza sarà simile pure per Luis Alberto che si è bloccato giovedì. Si sperava che il suo fosse solo un risentimento, c’è invece una lesione. Come per Bastos (ma nel suo caso era già noto). Tempi non brevi neppure per Parolo (distorsione alla caviglia) e Berisha (noie muscolari). Fuori causa il lungodegente Lukaku, gli unici che potrebbero rientrare nel giro di una settimana, massimo dieci giorni, sono Wallace e Milinkovic.
AVANTI TUTTA Situazione che si commenta da sola. Ma questo è il passaggio decisivo della stagione e Inzaghi non vuol mettere le mani avanti: «Sì, le assenze sono tante e pesanti. Ma pure le altre squadre che hanno fatto le coppe hanno avuto tanti infortuni, penso al Milan, alla Roma e all’Inter. Dobbiamo superare questo momento, saranno partite importanti. Le assenze non devono essere un alibi, andiamo avanti con lo spirito giusto. Vogliamo andare fino in fondo in ciascuna competizione e dobbiamo cercare di ottenere il massimo a prescindere da chi giochi. Adesso pensiamo al Genoa, poi ci concentreremo sul Siviglia». Il tecnico è convinto che le alternative saranno all’altezza dei titolari. Come Badelj, per esempio: «L’ho voluto fortemente in estate, veniva dal Mondiale, non ha fatto le vacanze. Ora lo vedo sempre meglio. Può dare un contributo molto importante». Viste le tante defezioni Inzaghi potrebbe optare per la difesa a quattro. Soluzione che tuttavia l’allenatore potrebbe anche adottare a partita in corso, come già ha fatto varie volte in questa stagione.
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● I gol segnati nelle ultime due partite di campionato, che hanno fruttato due vittorie: 1-0 a Frosinone e 1-0 in casa con l’Empoli