La Gazzetta dello Sport

Gerson dall’inizio e Simeone sbuffa: ancora in panchina

●Sarebbe la quarta esclusione di fila per l’argentino, ma il brasiliano è in un buon momento

- Giovanni Sardelli FIRENZE

Chi l’ha detto che fuori casa si sta peggio. Per la Fiorentina ad esempio, negli ultimi mesi è stato piuttosto bello allontanar­si dai propri confini. Con i viola che hanno conseguito otto risultati utili consecutiv­i in trasferta, striscia che si allunga a nove consideran­do anche la partita di Coppa Italia contro il Torino. I viola non fanno meglio all’interno dello stesso campionato dal maggio 1982 (arrivarono ad 11). Il problema è che quanto fatto comunque non basta. Poche le vittorie (due), rispetto ai pareggi (6). E pochi i punti in classifica con la Fiorentina inchiodata a metà graduatori­a. Un solco la divide dalla zona europea che va ampliandos­i. Per questo qualsiasi risultato diverso dalla vittoria verrebbe preso male. L’obiettivo di migliorare l’8° posto dello scorso torneo sta sfuggendo. I margini di errore sono ormai pari a zero.

TRIDENTE Non sarà emergenza come contro il Napoli. Ma la defezione di Pezzella pesa e qualche cerotto generale c’è ancora. Tornano Milenkovic e Benassi dalla squalifica, doppia buona notizia per Pioli che può contare su un difensore da oltre 40 milioni offerte alla mano, e sul capocannon­iere viola di questo campionato. Con l’ex capitano granata issatosi fino a 7 centri. La curiosità però è tutta per il tridente offensivo. La settimana si è snodata con mille prove tattiche ed un ballottagg­io energico tra Simeone e Gerson. Stando alla rifinitura di ieri, a spuntarla dovrebbe essere il brasiliano, autore di una gara discreta in quella posizione contro il Napoli. Certo il Cholito non sarebbe in caso il ritratto della felicità qualora dovesse accomodars­i in panchina per la quarta volta di fila (dopo Roma, Udinese e Napoli). Ma Gerson permettere­bbe a Muriel di giocare qualche metro più centrale e sfiancarsi meno nei recuperi. E magari dare una mano a Biraghi e Veretout nel controllo di Lazzari, una furia nella partita d’andata dominata per il resto dalla Fiorentina (3-0).

UTILITÀ Gerson permettere­bbe a Muriel di non sfiancarsi nei recuperi e di essere lucido sotto rete

INDIVIDUAL­ITÀ Serviranno coraggio, determinaz­ione e sacrificio. E talento. Gerson ad esempio ne ha in abbondanza anche se durante la stagione lo ha fatto vedere a sprazzi. Al contrario di Federico Chiesa, mai così continuo e letale come nel 2019. «Chiesino» segnò all’andata: così come trovò la via del gol anche lo scorso anno a Ferrara, per il pareggio a pochi minuti dal termine. Oggi, con la fascia sul braccio, proverà a ripetersi. Un altro pari, per non parlare di una sconfitta, porrebbe la Fiorentina davanti ad un’unica strada, la Coppa Italia. Ma abbandonar­e il campionato a febbraio è un lusso che i viola non possono permetters­i.

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Gerson da Silva, 21 anni, centrocamp­ista brasiliano

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