Papà Leonardo in gol davanti a Giorgino: «Porta fortuna»
●Figlio in tribuna come contro l’Empoli Il centravanti: «Eravamo stufi di prendere schiaffi, ora bisogna trovare continuità»
Non si sente un eroe: «No, mi sento distrutto». Ma Leonardo Pavoletti lascia la Sardegna Arena da re, sotto gli occhi del piccolo Giorgino che si è accomodato con la mamma in tribuna. «Era già venuto contro L’Empoli. Finora con lui non ho perso». Ma ieri ha ritrovato il gol, anzi, addirittura due che non segnava dalla seconda di campionato col Sassuolo in casa. Pavoletti è arrivato a quota nove, ma soprattutto ha restituito una vittoria al Cagliari che mancava dal 26 dicembre (1-0 al Genoa). «Eravamo anche stufi di prendere gli schiaffi giocando bene. Eppure ce la siamo vista brutta ancora una volta. È che in questo caso è venuto fuori il carattere di questa squadra. Dovevamo darci una scossa e questa scossa è arrivata. Ma non dobbiamo accontentarci, dobbiamo prendere ANSA punti sempre per arrivare all’obiettivo. Dobbiamo cercare di trovare continuità, già da Genova dove tornerò volentieri perché per me quello stadio ha un grande significato. I miei gol? Il primo è stato più difficile, era di piede, l’altro era il mio... Di testa».
ATTACCANTI Pavoletti a Genoa contro la Samp sarà l’unico attaccante titolare a disposizione di Rolando Maran perché la certa squalifica di Joao Pedro (espulso nel finale) lo costringe agli straordinari: «Un peccato perché con Joao ci troviamo bene e abbiamo intesa. Non mi sembra abbia detto niente di grave. Ne verremo fuori ancora una volta. Abbiamo finalmente reagito con una vittoria a un momento delicato. Infortuni, cambiamenti, indubbiamente qualche scossone c’è stato. Ma abbiamo ritrovato la bussola e la direzione giusta. Ma già con l’Atalanta penso che una reazione ci sia stata».
AI TIFOSI Pavoletti si appella anche ai tifosi (quelli della Nord non hanno avuto un atteggiamento piacevole verso la squadra in difficoltà insultando anche la dirigenza) che devono stare più vicini: «In questo momento è giusto che ci stiano al fianco. È giusto anche prendere gli insulti quando le cose non vanno bene. E noi a Empoli o a Reggio Emilia col Sassuolo non abbiamo fatto delle belle prestazioni. Ma ora ce la stiamo mettendo tutta e non si può dire che contro un Parma molto chiuso che sta facendo un gran campionato non si sia visto gioco e carattere». Rolando Maran fa i complimenti al suo attaccante salvavita: «In area è davvero incredibile Leo. Lui è Joao Pedro si stanno sobbarcando un gran lavoro da soli perché abbiamo l’infermeria piena. E Despodov deve crescere ma si è dato da fare. Quasi quasi vado a Lourdes. Però voglio sottolineare la forza e il carattere di questa squadra che non perde lucidità e non molla mai».