La Gazzetta dello Sport

Papà Leonardo in gol davanti a Giorgino: «Porta fortuna»

●Figlio in tribuna come contro l’Empoli Il centravant­i: «Eravamo stufi di prendere schiaffi, ora bisogna trovare continuità»

- Francesco Velluzzi INVIATO A CAGLIARI

Non si sente un eroe: «No, mi sento distrutto». Ma Leonardo Pavoletti lascia la Sardegna Arena da re, sotto gli occhi del piccolo Giorgino che si è accomodato con la mamma in tribuna. «Era già venuto contro L’Empoli. Finora con lui non ho perso». Ma ieri ha ritrovato il gol, anzi, addirittur­a due che non segnava dalla seconda di campionato col Sassuolo in casa. Pavoletti è arrivato a quota nove, ma soprattutt­o ha restituito una vittoria al Cagliari che mancava dal 26 dicembre (1-0 al Genoa). «Eravamo anche stufi di prendere gli schiaffi giocando bene. Eppure ce la siamo vista brutta ancora una volta. È che in questo caso è venuto fuori il carattere di questa squadra. Dovevamo darci una scossa e questa scossa è arrivata. Ma non dobbiamo accontenta­rci, dobbiamo prendere ANSA punti sempre per arrivare all’obiettivo. Dobbiamo cercare di trovare continuità, già da Genova dove tornerò volentieri perché per me quello stadio ha un grande significat­o. I miei gol? Il primo è stato più difficile, era di piede, l’altro era il mio... Di testa».

ATTACCANTI Pavoletti a Genoa contro la Samp sarà l’unico attaccante titolare a disposizio­ne di Rolando Maran perché la certa squalifica di Joao Pedro (espulso nel finale) lo costringe agli straordina­ri: «Un peccato perché con Joao ci troviamo bene e abbiamo intesa. Non mi sembra abbia detto niente di grave. Ne verremo fuori ancora una volta. Abbiamo finalmente reagito con una vittoria a un momento delicato. Infortuni, cambiament­i, indubbiame­nte qualche scossone c’è stato. Ma abbiamo ritrovato la bussola e la direzione giusta. Ma già con l’Atalanta penso che una reazione ci sia stata».

AI TIFOSI Pavoletti si appella anche ai tifosi (quelli della Nord non hanno avuto un atteggiame­nto piacevole verso la squadra in difficoltà insultando anche la dirigenza) che devono stare più vicini: «In questo momento è giusto che ci stiano al fianco. È giusto anche prendere gli insulti quando le cose non vanno bene. E noi a Empoli o a Reggio Emilia col Sassuolo non abbiamo fatto delle belle prestazion­i. Ma ora ce la stiamo mettendo tutta e non si può dire che contro un Parma molto chiuso che sta facendo un gran campionato non si sia visto gioco e carattere». Rolando Maran fa i compliment­i al suo attaccante salvavita: «In area è davvero incredibil­e Leo. Lui è Joao Pedro si stanno sobbarcand­o un gran lavoro da soli perché abbiamo l’infermeria piena. E Despodov deve crescere ma si è dato da fare. Quasi quasi vado a Lourdes. Però voglio sottolinea­re la forza e il carattere di questa squadra che non perde lucidità e non molla mai».

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Leonardo Pavoletti esulta

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