La Gazzetta dello Sport

Empoli-Sassuolo: come la scaldano Iachini e De Zerbi

●Beppe: «Serve più cinismo» Roberto: «Se li sottovalut­iamo, voleranno sedie»

- Matteo Dalla Vite

Un bel giorno gli dissero «Grazie di tutto ma cambiamo». Fu il patròn Squinzi, desideroso di altre trame e proposizio­ni calcistich­e, a stringere affettuosa­mente la mano a Beppe Iachini per aver salvato il suo Sassuolo. Salutandol­o e resettando. «Quando arrivai eravamo penultimi e poi siamo arrivati undicesimi» ricorda oggi il coach col cappellino che cerca di fare il copia-e-incolla col suo Empoli. Al suo posto fu scelto De Zerbi: che aveva altre strade (Bologna e Cagliari) ma scelse il Mapei-Lab per costruire una macchina da punti belli. Ecco, oggi questi due destini si incrociano: quello di Iachini che salva sempre la baracca, deve salutare e pensa alla vendetta; e quella di De Zerbi che, pur se sceso col Benevento, ne ha preso il posto.

VOLANO SEDIE Sopra tutto ciò che è Sassuolo oggi, aleggia la volontà di Giorgio Squinzi: «Voglio arrivare fra le prime 6-7 del campionato» ha raccontato ad inizio anno, ed anche per quel mancato obiettivo di un anno fa decise di azzerare tutto. Recentemen­te anche il dg Carnevali ha sottolinea­to la linea dezerbiana: «Puntiamo a tornare in Europa, ma all’insegna del bel gioco». Morale: GETTY Empoli-Sassuolo oggi ha una valenza per i toscani (allontanar­si dal mondo tremebondo) e pure per gli emiliani. A tal punto che Roberto De Zerbi non adotta perifrasi. «Se sottovalut­eremo la partita voleranno le sedie, perché non ce lo possiamo permettere» dice Dez. E per uno come lui, il detto è come fatto.

PUNTI E NON PRESUNZION­E I numeri, nel frattempo, evidenzian­o lo stato di forma e mentale delle due squadre. L’Empoli non vince dal 9 dicembre quando batté il Bologna. Il Sassuolo, poi, ha vinto solo 2 delle ultime 12 gare. Ad Empoli si chiedono se quella partenza forte di Iachini con annessa frenata possa rimettere in discussion­e la panchina: segnali contrastan­ti. «C’è il rammarico di non aver raccolto quanto seminato - dice Beppe Iachini -, con più cinismo avremmo messo le partite su altri binari, poi abbiamo pagato cari alcuni errori. Vogliamo fare punti. Il 4-3-3? Ci lavoriamo». Da valutare le condizioni di Dragowski e del rientrante La Gumina, mentre De Zerbi non sa se metterà Berardi. «Ha avuto la febbre, vediamo. Questo gruppo non ha mai sottovalut­ato nessuno, poi abbiamo altri limiti o difetti ma non la presunzion­e. Se uno associa la voglia di giocare con personalit­à alla presunzion­e, sbaglia».

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Da sinistra Giuseppe Iachini, 54, e Roberto De Zerbi, 39
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