Pioli vede segnali di Milan «C’era lo spirito giusto»
Il tecnico rossonero soddisfatto, ma non gli basta: «Dobbiamo lavorare su velocità e qualità del gioco»
Ètutto perfettamente calato nel contesto: nella notte di Halloween il Milan si ritrova impacciato e impaurito davanti ai propri fantasmi. Pioli aveva cercato di esorcizzare la tensione con tutta una serie di novità: Duarte terzino destro, Bennacer per Biglia e Castillejo nella zona di Suso, finiti in panchina perché molto prima di ieri sera si erano mostrati nella peggior versione di loro stessi. Pioli aveva chiesto un Milan coraggioso e più forte dell’avversario nello spirito ma quello visto fino al gol del vantaggio (e un po’ anche dopo) è una squadra bloccata dalla paura, dal timore che la Spal si presenti alla porta (di Gigio) con uno scherzetto. Se infine la notte è stata dolce è perché Suso, uno spettro in molte altre serate di campionato, ritrova in un attimo il suo colpo letale. Con lui, tutto il Milan scaccia le streghe. Almeno per una notte: i prossimi mostri hanno i tratti di Lazio, Juventus e Napoli, che il Milan si ritroverà davanti nelle prossime tre partite. «La gara che può cambiare la stagione è sempre la prossima, oggi sono solo contento per la squadra, i giocatori e il club. Le prossime tre ci diranno se siamo ancora da Champions? Tutto può diventare possibile ma solo con l’assoluta convinzione delle nostre potenzialità» spiega Pioli.
Sofferenza
Basta che nel frattempo non si ripeta l’errore che ha trascinato la squadra in questo clima di panico: a un passo avanti, ne sono spesso seguiti un paio indietro. Ora è tempo che il Milan ricostruisca: ieri non ha subito gol dopo averne incassati dodici in sei partite (anche se dovrà verificare le condizioni di Musacchio, ieri uscito per un fastidio all’adduttore). Ha ritrovato Suso e se la vittoria aiuta a guardare in positivo può sperare di fare a breve lo stesso con Piatek e in generale con un gioco che sia finalmente più piacevole. Il primo gol di Suso intanto vale la prima vittoria della gestione Pioli e la prima casalinga della stagione autunnale: l’ultima volta che il Milan aveva conquistato tre punti a San Siro era stato esattamente due mesi prima di ieri, il 31 agosto contro il Brescia. La prima gioia per Pioli e magari anche un sorriso per Zvone Boban, il Cfo che prima dell’inizio si era confidato a Sky: «Finora è un’annata difficile, ci vuole uno spirito diverso. Io soffro, la vivo male come è normale che sia e come succede a chi, come gli altri, si sente responsabile del proprio lavoro. Bisogna uscire da una situazione che non compete a nessuno». Pioli riparte dallo spirito: «Direi che è stato quello giusto. Abbiamo sofferto poco anche se potevamo fare di più davanti. Tutti hanno voluto la vittoria e l’hanno cercata sempre, ho visto dei miglioramenti rispetto alla Roma. Dobbiamo lavorare sulla qualità del gioco e sulla velocità. Siamo stati comunque pericolosi e potevamo segnare già con Castillejo: sono partite che devi sbloccare presto per non innervosirti, ma la squadra è lo stesso riuscita a essere lucida e determinata. Leao dietro Piatek? Possibile, stavo pensando anche a lui se non avessimo sbloccato la partita, magari più a sinistra. Per vederli insieme dobbiamo trovare prima equilibrio e convinzione».
Finora è un’annata difficile, io la vivo male come succede a chi si sente responsabile del lavoro
Leao dietro Piatek? È possibile, ci stavo pensando quando non riuscivamo a sbloccare la gara