La Gazzetta dello Sport

Pioli vede segnali di Milan «C’era lo spirito giusto»

Il tecnico rossonero soddisfatt­o, ma non gli basta: «Dobbiamo lavorare su velocità e qualità del gioco»

- di Alessandra Gozzini - MILANO

Ètutto perfettame­nte calato nel contesto: nella notte di Halloween il Milan si ritrova impacciato e impaurito davanti ai propri fantasmi. Pioli aveva cercato di esorcizzar­e la tensione con tutta una serie di novità: Duarte terzino destro, Bennacer per Biglia e Castillejo nella zona di Suso, finiti in panchina perché molto prima di ieri sera si erano mostrati nella peggior versione di loro stessi. Pioli aveva chiesto un Milan coraggioso e più forte dell’avversario nello spirito ma quello visto fino al gol del vantaggio (e un po’ anche dopo) è una squadra bloccata dalla paura, dal timore che la Spal si presenti alla porta (di Gigio) con uno scherzetto. Se infine la notte è stata dolce è perché Suso, uno spettro in molte altre serate di campionato, ritrova in un attimo il suo colpo letale. Con lui, tutto il Milan scaccia le streghe. Almeno per una notte: i prossimi mostri hanno i tratti di Lazio, Juventus e Napoli, che il Milan si ritroverà davanti nelle prossime tre partite. «La gara che può cambiare la stagione è sempre la prossima, oggi sono solo contento per la squadra, i giocatori e il club. Le prossime tre ci diranno se siamo ancora da Champions? Tutto può diventare possibile ma solo con l’assoluta convinzion­e delle nostre potenziali­tà» spiega Pioli.

Sofferenza

Basta che nel frattempo non si ripeta l’errore che ha trascinato la squadra in questo clima di panico: a un passo avanti, ne sono spesso seguiti un paio indietro. Ora è tempo che il Milan ricostruis­ca: ieri non ha subito gol dopo averne incassati dodici in sei partite (anche se dovrà verificare le condizioni di Musacchio, ieri uscito per un fastidio all’adduttore). Ha ritrovato Suso e se la vittoria aiuta a guardare in positivo può sperare di fare a breve lo stesso con Piatek e in generale con un gioco che sia finalmente più piacevole. Il primo gol di Suso intanto vale la prima vittoria della gestione Pioli e la prima casalinga della stagione autunnale: l’ultima volta che il Milan aveva conquistat­o tre punti a San Siro era stato esattament­e due mesi prima di ieri, il 31 agosto contro il Brescia. La prima gioia per Pioli e magari anche un sorriso per Zvone Boban, il Cfo che prima dell’inizio si era confidato a Sky: «Finora è un’annata difficile, ci vuole uno spirito diverso. Io soffro, la vivo male come è normale che sia e come succede a chi, come gli altri, si sente responsabi­le del proprio lavoro. Bisogna uscire da una situazione che non compete a nessuno». Pioli riparte dallo spirito: «Direi che è stato quello giusto. Abbiamo sofferto poco anche se potevamo fare di più davanti. Tutti hanno voluto la vittoria e l’hanno cercata sempre, ho visto dei migliorame­nti rispetto alla Roma. Dobbiamo lavorare sulla qualità del gioco e sulla velocità. Siamo stati comunque pericolosi e potevamo segnare già con Castillejo: sono partite che devi sbloccare presto per non innervosir­ti, ma la squadra è lo stesso riuscita a essere lucida e determinat­a. Leao dietro Piatek? Possibile, stavo pensando anche a lui se non avessimo sbloccato la partita, magari più a sinistra. Per vederli insieme dobbiamo trovare prima equilibrio e convinzion­e».

Finora è un’annata difficile, io la vivo male come succede a chi si sente responsabi­le del lavoro

Leao dietro Piatek? È possibile, ci stavo pensando quando non riuscivamo a sbloccare la gara

 ?? ANSA ?? Il tecnico Stefano Pioli, 54 ani, alla prima vittoria sulla panchina del Milan dopo il pari con il Lecce in casa e il k.o. con la Roma all’Olimpico
ANSA Il tecnico Stefano Pioli, 54 ani, alla prima vittoria sulla panchina del Milan dopo il pari con il Lecce in casa e il k.o. con la Roma all’Olimpico
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Boban
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Pioli

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