Verdi in pole su Falque per il derby. Lyanco vice Nkoulou
Mazzarri studia la conferma del 3-5-2: Rincon ancora out per noie muscolari, torna Ansaldi, dubbio Djidji-Bremer
Quale Toro nel derby? Partiamo da chi sicuramente non ci sarà: Nkoulou squalificato e Rincon, noie muscolari, cioè mezza colonna vertebrale. In difesa la soluzione più probabile è quella di affidare la regia a Lyanco (sarebbe il suo ruolo naturale) con Izzo sul centrodestra e uno a scelta tra Djidji (leggermente favorito: era entrato lui all’Olimpico) e l’altro brasiliano Bremer, che comunque è il più fresco essendo rimasto inutilizzato nelle ultime partite. A centrocampo i 15’ minuti finali fatti risparmiare a Baselli contro la Lazio sono un chiaro indizio: toccherà a lui non far rimpiangere anche sul piano temperamentale el General. Dopo di che, in un 3-5-2 che resta il sistema più probabile, ma non scontato, ci sono tre giocatori per due ruoli. Lukic potrebbe essere riproposto con quei compiti di anti-Pjanic ben ricoperti nell’ultimo derby (fece anche gol strappando la palla proprio al regista bianconero) mentre Meité-Berenguer è il ballottaggio per il ruolo di mezzala sinistra.
Candidatura Ansaldi
Posizione dove può insediarsi Cristian Ansaldi (reduce dal turno di riposo all’Olimpico) se Mazzarri volesse confermare Laxalt in fascia sinistra e inserire Aina (risparmiato mercoledì) dall’altra parte. Ieri non si è potuto desumere niente dal leggero lavoro svolto, oggi forse si capirà qualcosina. Ed eccoci all’attacco. Il Gallo Belotti a Roma non ha avuto la mira ben centrata però sul piano dei movimenti e della voglia di fare ha disputato la sua «solita» partita. Da notare che il Toro ha cominciato con il doppio centravanti (Zaza) e ha concluso con il tridente in virtù degli inserimenti di Verdi e Falque, purtroppo vanificati dall’espulsione di Nkoulou. Di questi attaccanti quello che offre le maggiori garanzie sul piano atletico è Zaza che fin qui si è sempre allenato e non ha incontrato intoppi importanti; quello che sta meno bene è naturalmente Iago Falque, appena riutilizzato (part-time) dopo un break durato tre mesi. Tra i due «litiganti» ecco che Simone Verdi sembra godere della maggiori chance di entrare in campo dall’inizio, da seconda punta. Le sue apparizioni finora non sono state esaltanti, si vede con chiarezza che questo «cuore Toro» si sta impegnando allo spasimo per ripagare Mazzarri e Cairo della fiducia accordatagli e con altrettanta chiarezza si nota come non sia ancora riuscito a calarsi nella nuova realtà. Per ambientarsi deve giocare il più possibile, che poi è la stessa esigenza di Iago: si va verso un’altra staffetta? Possibile, anzi probabile. Anche se Zaza può giocarsi le sue carte.