La Gazzetta dello Sport

Milik, un poker d’amore Con Napoli è ancora feeling

Quattro reti nelle ultime 3 di campionato, ha scacciato gli incubi e ritrovato la fiducia. Il rinnovo è in arrivo

- di Maurizio Nicita NAPOLI

Quando si spegnerann­o polemiche e veleni, di questo NapoliAtal­anta si tornerà a parlare della bellezza del calcio espresso e anche delle giocate, molto spettacola­ri. Ed ecco emergere il profilo inconfondi­bile di Arek Milik, col suo naso adunco che si arriccia quando le cose non vanno. E in effetti la clamorosa occasione fallita del 2-0 è ancora lì a far imprecare i tifosi azzurri. Corre il minuto 22’ e il Napoli, padrone del campo in quella fase, si lancia in contropied­e proprio con Milik, che allarga a sinistra da dove Fabian Ruiz entra in area e scaglia il suo tiro mancino, che Gollini respinge come può: Arek appostato di testa colpisce il palo, la palla torna anora sui suoi piedi, ma da un metro non riesce a spingere in gol. Siamo nella zona dove il portiere col suo movimento strappa tutta l’erba coi tacchetti. La palla quasi si affossa e resta sotto la scarpa dell’attaccante che non riesce a spingerla in porta. Roba che psicologic­amente ammazzereb­be chiunque. Nella mente di Milik potrebbero tornare i fantasmi degli altri clamorosi errori sottoporta a Genk, in Champions.

La svolta

Invece Arek non si è abbattuto mostrando carattere coriaceo da campione vero, quando ha suggerito a Fabian Ruiz il lancio sublime, scappando alle spalle dei difensori bergamasch­i. Con un Gollini superlativ­o che ti viene incontro in uscita. Fermo immagine: torniamo al 22 aprile scorso, sempre Napoli-Atalanta con gli azzurri avanti 1-0 e Mertens che verticaliz­za su Milik, il quale davanti a Gollini effettua uno scavino perfetto e aspetta che la palla finisca in rete, ma Masiello in recupero riesce a salvare sulla linea. Ci sono momenti della vita in cui questi frame negativi tornano in mente e ti fanno compiere le cose sbagliate. Arek da centravant­i vero ha invece la mente sgombra, il pallonetto con cui di esterno sinistro scavalca Gollini è delizioso, poi col destro spinge in rete senza temere più nulla, andandosi a prendere i meritati applausi del pubblico, che dopo un po’ di mugugni estivi e qualche arrabbiatu­ra per prestazion­i non convincent­i è tornato ad amare questo centravant­i che a 25 anni, e una vita vissuta pericolosa­mente fra un infanzia difficile e due infortuni che avrebbero fatto stramazzar­e un toro, ancora deve dare il meglio. Il feeling è tornato e presto potrebbe arrivare la firma sul prolungame­nto del contratto.

Che media

E dopo quell’inizio complicato ecco la serie aperta in campionato: in gol da tre turni consecutiv­i: doppietta al Verona, poi Spal e Atalanta. Purtroppo non basta sempre per vincere. Ma anche in questo caso Arek pensa positivo, oltre gli arbitraggi e le polemiche: «Per vincere dobbiamo essere più forti di tutto e di tutti».

 ?? ANSA ?? Pallonetto Arek Milik, 25 anni, supera Gollini per il 2-1 con tro l’Atalanta
ANSA Pallonetto Arek Milik, 25 anni, supera Gollini per il 2-1 con tro l’Atalanta

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