Hamsik: «Spero di diventare ambasciatore azzurro»
«La gente mi ama e tornare a Napoli resta un sogno. Mertens mi sorpasserà: sarà lui il cannoniere della storia del club»
«Èmolto bello tornare qui, c’è sempre tanto amore verso di me. Sono fiero di questo rapporto speciale con Napoli, un qualcosa di unico che spero possa continuare per sempre». Marek Hamsik riserva parole di miele alla «sua» città, che lo ha cullato per quasi 12 anni: dal 2007 a febbraio. Mercoledì era sugli spalti del San Paolo e i tifosi gli hanno riservato uno splendido striscione: «Testa alta, cresta al vento, l’azzurro addosso con fiero portamento. Orgoglio, appartenenza e maglia sudata. Marek e Napoli, una strada d’amore che verrà raccontata». Ieri ha presentato il suo nuovo brand “Hamsik Winery” ed è stata l’occasione per parlare della squadra di cui è stato capitano fino allo scorso febbraio. Parla anche dell’arbitraggio discusso di Giacomelli, con l’equilibrio che lo contraddistingue: «Spero che questi siano solo episodi negativi e che non riguardino solo il Napoli. Sono dispiaciuto per i ragazzi, hanno fatto una partita fantastica. Hanno dominato e dovevano vincere». Tra l’altro il presidente Aurelio De Laurentiis, molto critico nei confronti dei dirigenti arbitrali Nicchi e Rizzoli, non ha mai parlato di orde di tifosi da scatenare contro di loro, piuttosto di «milioni di tifosi da rispettare». Marek comunque spinge l’ambiente: «Questa squadra è forte ed equilibrata: lo sta dimostrando. Manca qualche punticino, qualcosa di concreto per arrivare alla Juve. La società e la squadra stanno facendo tutto il possibile».
A cena con gli ex
Rassicura i tifosi su Callejon e Mertens, che hanno cenato con lui mercoledì sera: «In Cina con me? Credo possano continuare qui a Napoli per fare la storia del club». Poi l’augurio sincero al belga: «Sta arrivando come un treno, spero Dries possa diventare il bomber di sempre di questo Napoli. Glielo auguro con tutto il cuore, perché è un ragazzo eccezionale». Poi sul suo futuro: «Mi piacerebbe moltissimo un giorno diventare ambasciatore nel mondo della società in cui sono cresciuto e ho giocato la parte più importante della mia carriera». Ma tornerebbe a giocare con la maglia azzurra? «Mai dire mai nel mondo del calcio. Ma ora sono concentrato sulla Cina, sono felice e ho un contratto ancora. Piuttosto non vedo l’ora di tornare per fare questo giro di campo per i tifosi». L’appuntamento è per il 10 dicembre.
La squadra è forte ed equilibrata manca poco per arrivare al livello della Juventus