Embiid-Towns, rissa anche sul web Curry, mano fratturata: stop 2 mesi?
Zuffa in Sixers-Wolves, poi il lungo di Phila provoca sui social: «Femminuccia» Già senza Thompson, Golden State perde anche il play, travolto da Baynes dei Suns
Joel Embiid, 25 anni, centro di Philadelphia, colpisce ad un occhio Karl-Anthony Towns, 23, durante la rissa
Joel Embiid non aspettava altro. Il centro di Philadelphia è noto per il suo comportamento in campo e sui social, per la sua voglia di caricarsi, di aizzare il pubblico, di provocare chi prova a mettersi di traverso sulla sua strada. Ieri notte è toccato a Karl-Anthony Towns, noto come «Kat», lungo di Minnesota. Ed è finita in bagarre.
Rissa e show
È il terzo quarto e Philadelphia è avanti 75-55 (finirà 117-95). Embiid ha appena segnato, rientra in difesa e va a raddoppiare su Towns, facendogli perdere palla. I due sono a contatto, il braccio di Embiid trattiene quello di Towns che non riesce a districarsi. Volano gli spintoni, Towns sferra un pugno a vuoto, poi i due si prendono, finiscono a terra, si staccano solo quando i compagni arrivano a separarli. Embiid torna in piedi e sorride subito verso la panchina, mulina i pugni, si esalta. Towns resta bloccato a terra da Ben Simmons dei Sixers. Si rialza infuriato, viene portato a stento verso la panchina. Quando gli arbitri decidono per l’espulsione di entrambi Embiid aizza ancora il pubblico, che risponde urlando «Mvp, mvp». E tutti sanno che su Instagram una foto di un suo terzo tempo, con Towns fermo a guardarlo mentre lui appoggiava a canestro. «Euro step dentro la difesa di Minnesota: il gatto (riferimento a Kat, l’acronimo di Towns, se ne è stato tranquillo». Towns aveva replicato subito: «Questo post è spazzatura proprio come la qualità della foto che hai pubblicato». «Sicuramente meglio della tua difesa» aveva chiosato Embiid. Che recentemente ha rivelato al podcast la sua propensione a trovarsi in questo genere di situazioni. «Prima delle partite penso solo a divertirmi giocando a basket. Di solito però c’è sempre qualcuno che ce l’ha con me e mi spinge ad annientarlo, a prenderlo a calci. Così poi posso andare sui social e parlarne».
Curry rotto
Colpo duro, ma di diverso tipo, anche per Stephen Curry. Il play di Golden State si è fratturato la mano destra — secondo il secondo metacarpo — nella partita persa 121-110 con Phoenix. Per i Warriors, già privi di Klay Thompson, è un altro brutto colpo. Caduto a terra in un terzo tempo, Curry si è trovato addosso Aron Baynes, che gli ha schiacciato la mano. Si è alzato, ha tentato di stare in campo, poi ha dato forfeit. «Grande sfortuna — ha detto Steve Kerr, coach dei Warriors —. Baynes è venuto a trovarci in spogliatoio per avere notizie, era affranto». Curry ieri sera ha postato su Instagram una foto in cui sorride con la mano fasciata. In queste ore si dovrebbe decidere, dopo la risonanza magnetica, se dovrà operarsi. Si temono almeno due mesi di stop.