La questione rinnovi, fuoco che cova nello spogliatoio
Callejon e Mertens sono in scadenza: che succederà? Maksimovic, Milik e Zielinski in attesa di prolungamento
Uno dei problemi più delicati all’interno dello spogliatoio riguarda i giocatori in scadenza imminente di contratto e che comunque stanno discutendo i rispettivi prolungamenti. Questo, come capita in tutti i club, può portare qualche tensione e incomprensione ed è conseguenziale che nell’ammutinamento di martedì sia stato un elemento che ha avuto il suo peso, con quello che ne conseguirà sulle scelte di mercato. In particolare sono 5 i casi più spinosi. Cominciando da José Callejon e Dries Mertens, che hanno scadenza 2020. Poi ci sono anche in ballo i polacchi Piotr Zielinski e Arkadiusz Milik, oltre al serbo Nikola Maksimovic, tutti sotto contratto fino al 2021.
Situazione delicata
Essere arrivati sino a novembre senza un accordo sul rinnovo, significa che lo spagnolo Callejon e il belga Mertens, dopo 7 stagioni, da febbraio saranno liberi di firmare con un altro club, visto che andranno allo svincolo. Parliamo di due giocatori di altissimo rendimento, ma che a questo punto potrebbero diventare anche un problema in più da gestire per Ancelotti. Infatti al di là degli errori di martedì notte e senza voler inseguire capri espiatori, diventa umano che un giocatore che debba sottoscrivere un contratto magari abbia qualche timore in più di infortunarsi in questa fase, con tutto quello che può comportare nelle scelte dell’allenatore e negli equilibri di gruppo, visto che parliamo di due senatori molto ascoltati dai compagni.
La chiave polacca
Poi ci sono Milik e Zielinski, che sembra abbiano un destino parallelo. Il d.s. Cristiano Giuntoli ha aperto da tempo la trattativa, ma ancora non si è arrivati a una definizione del prolungamento al 2024 e parliamo di giocatori 25enni, con un valore notevole di mercato. Per il centravanti c’è stato un riavvicinamento dopo il grande freddo seguito al mercato.
Ma anche queste, come quella di Maksimovic, sono situazioni che andrebbero a minare la serenità (eufemismo) di uno spogliatoio attraversato in questa fase da eccessive tensioni. Riguardo poi a presunte «liste di epurazione» post ammutinamento, siamo convinti che appena si tornerà a dialogare sarà interesse del club e dei calciatori stessi, trovare un punto di equilibrio. Magari qualcuno partirà, ma se ciò avvenisse per una sorta di ripicca, a perderci sarebbero sia il club - perché vedrebbe calare le offerte economiche –sia i giocatori, cui probabilmente sarebbero proposti contratti al ribasso.
ma.ni.