La Gazzetta dello Sport

Da Sirigu al Gallo il Toro ritrova la spina dorsale per rilanciars­i

Mazzarri si affida anche a Rincon E torna a disposizio­ne Nkoulou

- Di Nicola Cecere

La formazione Non tutto è già stato deciso. In difesa sono in 4 per due ruoli

Quando le partite diventano assai delicate, e la trasferta di Brescia senz’altro lo è, ogni allenatore durante la settimana guarda con particolar­e attenzione al lavoro dei suoi veterani. Per soppesarne lo stato di forma e verificarn­e, attraverso l’impegno in allenament­o, la condizione psicologic­a. Mazzarri per questa sfida che può tanto rilanciare quanto affossare il suo Toro, riavrà l’intera spina dorsale della squadra, SiriguNkou­lou (assente nel derby per squalifica)-Rincon-Belotti più Ansaldi e De Silvestri, altri legionari dalle cento battaglie. Magari non tutti e sei partiranno dal fischio di inizio, ma anche poterci contare a partita in corso è una bella iniezione di fiducia per tutto l’ambiente granata. Soprattutt­o dopo aver perso per infortunio altri due «titolariss­imi» della passata stagione. Cioè Daniele Baselli (distorsion­e alla caviglia: spera di esserci con l’Inter) e Iago Falque (lesione muscolare, ne avrà per un mese). Due intoppi verificati­si non in partita ma durante il lavoro al Filadelfia, il che acuisce i rimpianti: in questa fase ci sarebbe stato bisogno di tutti i più collaudati.

Evitare il trappolone

Brescia può essere una trappola. L’arrivo del nuovo allenatore, le motivazion­i super di Balotelli dopo le polemiche di Verona,

l’esito sfavorevol­e delle quattro precedenti trasferte pongono il Torino in una condizione psicologic­a particolar­e. Per venirne fuori in modo positivo serve lo stesso approccio convinto e aggressivo del derby. Lo ha sottolinea­to il presidente Cairo, lo aveva anticipato Mazzarri sabato sera a caldo, e il concetto verrà senz’altro ribadito nell’incontro stampa di questo pomeriggio all’Olimpico, prima della partenza per il ritiro in Lombardia. C’è fermento pure tra i tifosi (24 euro il biglietto del settore ospiti) che promettono di essere numerosi sugli spalti del rinnovato Rigamonti, ma dev’essere la squadra ad accendere per prima la scintilla.

Rendimento sicuro

Ora, sul rendimento di Sirigu nessuno può dire un «ma»: il portiere sta disputando un campionato super. Sulla grinta e sulla dedizione di Tomas Rincon, idem. La passione, la foga, il cuore di capitan Belotti sono verificabi­li in ogni partita disputata fin qui dal Gallo, che non trova la porta da oltre un mese (Parma, 30 settembre), e perciò scalpita: anche all’idea del confronto a distanza con Balotelli. Di Cristian Ansaldi sono state tessute le lodi pure nel dopo derby, essendo lui il torinista che ha più seriamente impensieri­to la porta juventina. Non si sa ancora se verrà utilizzato sulla fascia o da mezzala, ma è certo che giocherà.

Concorrenz­a giovane

Un po’ meno sicuri di cominciare il match sono De Silvestri e Nkoulou, per motivi diversi. L’esterno è in concorrenz­a con Laxalt e Aina, due giovani che spingono molto rispetto ai quali Lollo difende meglio. Quindi dipenderà dalla impostazio­ne iniziale che vorrà dare l’allenatore. Per quanto riguarda l’assetto difensivo, sono in quattro per i due ruoli di regista e di centrale mancino (Izzo è sicuro del posto) e Mazzarri potrebbe anche decidere di confermare il duo brasiliano formato da Bremer e Lyanco. Lo score statistico messo assieme da Nicolas Nkoulou, comunque, resta di buon livello. Sui rilievi Opta si legge di 34 recuperi di palla con 6,80 di media contro una media del ruolo di 4,30; palloni persi 20, media 4, media del ruolo 9; dribbling subiti 0; contrasti vinti 4 con 0,80 di media contro lo 0,84 del ruolo.

 ?? LAPRESSE ?? Due anelli Capitan Andrea Belotti, 25 anni, e Nicolas Nkoulou, 29, salutano i tifosi. Sono due anelli della spina dorsale granata
LAPRESSE Due anelli Capitan Andrea Belotti, 25 anni, e Nicolas Nkoulou, 29, salutano i tifosi. Sono due anelli della spina dorsale granata

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