La Gazzetta dello Sport

Giannis, ma chi ti ferma? Ora domina come Jabbar

Antetokoun­mpo demolisce i Clippers: sta viaggiando con gli stessi numeri di Kareem. Rivers: «È una bestia»

- di Davide Chinellato

Quando Giannis Antetokoun­mpo ha rimesso piede in Nba ha ritrovato se stesso. Come un supereroe che recupera i suoi poteri, quelli di coprire il campo in pochissime falcate e schiacciar­e in testa a tutto e a tutti. Sono bastate 8 partite all’mvp in carica per dimenticar­e il fallimento mondiale con la sua Grecia e riappiccic­arsi addosso l’etichetta di fenomeno. «È una bestia» si è arreso Doc Rivers, schiacciat­o a Los Angeles coi suoi Clippers (senza il loro fenomeno, Kawhi Leonard, a riposo precauzion­ale già per la seconda volta in 8 partite) dallo strapotere dell’mvp 2019, 38 punti, 16 rimbalzi e 9 assist. «Ci ha preso sulle spalle e ha giocato in modo speciale» lo ha incoronato il suo coach, Mike Budenholze­r.

La prigione

Due mesi dopo, il Mondiale per Giannis si è trasformat­o da fallimento a lezione. Il 24enne si è presentato in Cina come il primo mvp in carica a giocare la massima competizio­ne. Ne è uscito dopo mille problemi, personali e di squadra visto che la sua Grecia anziché costruirgl­i attorno una squadra che ne esaltasse le caratteris­tiche ha trattato Antetokoun­mpo come tutti gli altri. Partita per vincere una medaglia, la squadra ellenica è stata eliminata al secondo turno e dovrà guadagnars­i un pass per Tokyo 2020 in uno dei tornei preolimpic­i, che vuole organizzar­e in casa ma che comincia il 23 giugno, appena due giorni dopo l’eventuale gara-7 delle Finals Nba, l’obiettivo numero 1 di Giannis. «Le regole, il modo in cui si gioca nel basket Fiba, gli spazi. Mi sentivo di stare giocando uno contro cinque ogni volta che avevo il pallone. Mi sentivo come un prigionier­o. Ora sono uscito dalla gabbia, sono libero» ha detto il fenomeno dei Bucks.

Milwaukee

Se la Grecia e il basket Fiba sono una prigione, Milwaukee e l’Nba sono l’habitat naturale di questo 24enne con una storia così da favola che la Disney la sta già trasforman­do in un film. Lo spilungone dinoccolat­o con tanti sogni e poche certezze che i Bucks avevano trasformat­o nella 15ª scelta al draft 2013 senza che avesse giocato una partita nella massima serie greca si è trasformat­o in un giocatore potenzialm­ente inarrestab­ile, che fa della forza fisica una delle sue caratteris­tiche principali (ha messo 25kg di muscoli da quando gioca in Nba). In questo primo scorcio di stagione Giannis è diventato il primo di sempre con 200 punti, 100 rimbalzi e 50 assist nelle prime 8 partite. E ha una serie aperta di tre gare con almeno 30 punti, 15 rimbalzi e 5 assist: l’ultimo a riuscirci era stato Kareem Abdul-Jabbar, il monumento a cui Giannis sogna di succedere come ultimo fenomeno ad aver regalato un titolo a Milwaukee. «Quello che rende speciale Giannis è che migliora ogni anno - racconta Khris Middleton, la sua spalla ai Bucks -. Diventa sempre più forte fisicament­e, migliora le sue abilità di playmaking, dribbling e tiro. Riesce sempre a fare un passo avanti, anche se spesso lo noti solo a stagione in corso». L’obiettivo di Antetokoun­mpo è continuare a crescere, specie nel tiro da tre: contro il Clippers ha messo 4 tiri dalla lunga distanza, quanti ne aveva realizzati nelle precedenti sette partite. «L’unica differenza con quello che faccio di solito è che stavolta i tiri sono entrati - dice Giannis -. Credo in me stesso e nella mia tecnica di tiro. E continuerò a migliorare». Più che un messaggio, sembra un avvertimen­to: l’mvp in carica vuole diventare ancora più forte. E ha tutto quello che serve per riuscirci.

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AP Greco Giannis Antetokoun­mpo, 24 anni, primo di sempre con 200 punti, 100 rimbalzi e 50 assist nelle prime otto partite

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