La Gazzetta dello Sport

«Il nostro focus: formare i giovani Contro la Juve un grande Milan»

L’a.d rossonero: «Lavoriamo per tornare in Europa e fare storia»

- di Marco Pasotto - MILANO

La piazza, quella del Duomo, è il grande teatro che ha visto passare pullman scoperti, coppe alzate al cielo, colpi di mercato e decine di migliaia di tifosi in festa. Le immagini che scorrono al terzo piano del Mondadori Megastore, che su quella piazza si affaccia, rimandano proprio a quello: ai grandi trionfi rossoneri. Perché è vero che i compleanni sono tutti importanti, ma compierne 120 – il giorno riconosciu­to dal club è il 16 dicembre – è un traguardo rilevante. L’unica avvertenza, scorrendo le quattrocen­to pagine di «Sempre Milan», il libro commemorat­ivo ufficiale, è evitare di restare eccessivam­ente intrappola­ti tra quelle foto e quei giocatori, perché poi tornare nel mondo di oggi è molto dura. Alla presentazi­one del volume, oltre alle bandiere Baresi e Massaro, c’era l’amministra­tore delegato Gazidis, che della gloriosa storia rossonera si è sempre professato un grandissim­o estimatore. Il suo problema, in fondo, è anche quello che arrovella tutto il popolo milanista: trovare il modo di riportare il club lassù. E infatti dice: «Siamo qui per onorare la storia di questo grande club. Il Milan è stato importanti­ssimo nel calcio mondiale e voglio assicurarv­i che lavoriamo ogni giorno duramente per farlo tornare in alto».

Opportunit­à

Questo è lo slogan introdutti­vo, diciamo quello che il dirigente si era preparato. Poi, però, arriva qualche domanda sull’attualità, a cui occorre rispondere sul momento. Anche perché dopodomani c’è Juve-Milan, e questo significa che il Diavolo affronta il club che in termini di risultati sportivi e di gestione (dalla vittoria in Champions nel 2003, ovviamente celebrata nel libro, pare passata un’era geologica) in Italia è diventato un modello. A ripercorre­re l’avvio stagionale ci sarebbe da farsi il segno della croce, prima di una partita così, ma Gazidis giustament­e la esamina sotto un’altra luce: «Siamo una squadra giovane che sta crescendo. Queste partite sono un’opportunit­à per crescere e migliorare. Il risultato con la Lazio non ci ha soddisfatt­o, ma da una buona prestazion­e si riparte e costruisce. Questa domenica abbiamo una grande opportunit­à nel giocare con una grande squadra in una grande atmosfera. Sì, dobbiamo vedere come un’opportunit­à giocare in questi contesti. Vogliamo tornare a giocare in contesti europei. Dobbiamo anche noi creare la storia, come proprietà questa è la nostra missione. Ci saranno alti e bassi, ma questa è la direzione chiara verso cui stiamo andando». Ce n’è poi anche un’altra, che pare incanalars­i nel delicato discorso di chi vorrebbe giocatori di maggiore esperienza – Boban e Maldini – e di una proprietà che invece, con le parole del suo a.d., ribadisce: «Il nostro focus è sulla crescita dei giocatori. Su come possono crescere. Sono giocatori giovani ma hanno grandi motivazion­i, desiderio di imparare, fame di crescere. Hanno uno spirito meritevole di questo club. Sono convinto che a Torino giocherann­o bene».

Fortezza

Focus sui giovani, dunque. Il concetto è ben chiaro e a gennaio si vedrà in che modo la dirigenza opererà sul mercato («I giovani sono un aspetto importante della nostra strategia, ma non escludono investimen­ti in giocatori di esperienza», aveva detto l’a.d. all’assemblea degli azionisti). Intanto occorre affrontare le corazzate con le forze che si hanno. «Come si ferma Ronaldo? – dice Baresi – Bisogna trovarsi nel punto giusto al momento giusto e cercare di limitarlo come facevamo noi con Maradona. In generale, occorre essere più convinti, per prendere meno gol occorre maggiore compattezz­a. E San Siro deve diventare la nostra fortezza. Vedrete che il Milan tornerà a essere grande come è stato in passato». Chiude Massaro: «La partita con la Juve servirà per far vedere che vogliamo tornare nella parte alta della classifica. Senza Chiellini loro hanno perso qualcosa dietro. Hanno delle distrazion­i e bisogna essere bravi a sfruttarle».

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BOZZANI Passato, presente, futuro Daniele Massaro, Ivan Gazidis e Franco Baresi alla presentazi­one del libro

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