Ancora scintille Petrucci paciere?
Nonostante la firma del contratto di servizio, fra Coni e Sport e Salute non è tornato il sereno. Nei giorni scorsi, Rocco Sabelli, presidente-ad della società nata dalla riforma, aveva chiesto al Coni i dati (dai risultati al numero dei tesserati) dei parametri che servono per aggiornare l’algoritmo, «fonte» della distribuzione dei contributi alle federazioni. Carlo Mornati, segretario generale, gli ha risposto dieci giorni dopo: il lavoro di raccolta dei dati «per complessità e ricchezza di informazioni» è stato oggetto di «costante aggiornamento», ma dal dicembre del 2018 si è fermato quando la riforma ha trasferito a Sport e Salute la cassa dei contributi. C’è bisogno di tempo. E in ogni caso, «tale attività» dovrà trovare una «regolamentazione». Cioè: dovete pagarla. Un altro fronte che si apre.
Sorpresa Petrucci
Ieri, invece, c’è stata una proposta a sorpresa di Giovanni Malagò. Che scrivendo a Sabelli, ha proposto il nome di Gianni Petrucci, presidente del basket e suo precedessore al Coni, come quinto uomo del «direttorio» incaricato di gestire i punti del contratto su cui non si è trovato l’accordo (marketing, coordinamento dei presidenti regionali, ufficio statistiche). Petrucci, in questi mesi fra i presidenti più lontani da Malagò, dovrebbe essere il mediatore. Ora si attende la risposta di Sabelli.