Gallo fa 100, nuovo Ale Il Toro ha trovato i suoi gemelli diversi
Una doppietta a testa, prima di loro Pulici e Graziani nel 1977. Cairo sullo spagnolo: «Qualità e velocità»
Benvenuti nel B&B granata. Dove ad alzare il volume c’è Andrea Belotti e a scatenare le percussioni ci pensa Alejandro Berenguer. E’ loro il sound da rock’n’roll di un Toro caldissimo emerso dal freddo pomeriggio di Brescia. Una doppietta a testa per il Gallo e per Ale, come tutti chiamano il ragazzo di Pamplona. E via, allora, può partire un corso e ricorso di quelli impegnativi, perché l’ultima volta in cui due giocatori del Toro realizzarono una marcatura multipla in una gara di Serie A accadde nel 1977. Quarantadue anni fa, all’epoca contro il Genoa si scatenarono Pulici e Graziani. Oggi la copertina è rubata dal duo Belotti-Berenguer. Ma guai ad etichettarla come strana coppia.
Centenario
Belotti è il fuoco di questo Toro, Berenguer ne è stato spesso l’uomo in più nel girone di ritorno dello scorso campionato. Ieri il Gallo ha fatto saltare un po’ tutti i numeri: è arrivato a 13 gol in questo inizio di stagione (7 in campionato, 6 in Europa League), ha segnato il suo centesimo gol in carriera con i club in tutte le competizioni in cui ha partecipato. E sta diventando un rigorista infallibile: nove degli ultimi dieci rigori in Serie A sono andati a bersaglio, ne aveva sbagliati sei dei precedenti tredici. Due penalty nella stessa partita non li aveva mai trasformati. Ha stravinto il confronto con Balotelli. Ad Alejandro Berenguer piace essere la fionda del Toro, l’arma in più di Mazzarri. Poco mediatica, ma dalla grande efficacia: un po’ per l’infortunio un po’ per l’affollamento in avanti, finora si era visto poco. Gli è bastata una mezz’oretta scarsa per piazzare la sua prima doppietta da quando è al Toro. Dopo quello all’Atalanta, ora sono tre i gol: ha giocato la metà di Zaza, ma in questo campionato ha segnato un gol in più di Simone.
Concentrati e umili
«Berenguer è stato molto bravo, ha qualità e velocità – lo elogia Urbano Cairo -. E se Tonali non l’avesse atterrato avrebbe fatto un altro gol». Gli fa eco Walter Mazzarri: «E’ una risorsa importante. Ha un po’ sofferto in questo avvio, perché ho dato spazio ad altri giocatori che hanno più nome, ma lui è stato bravissimo a farsi trovare pronto». Non solo singoli. Cairo pone l’accento su «un primo tempo eccellente: ora manteniamo concentrazione e compattezza per fare punti». Per Mazzarri la parola chiave è umiltà: «Non era una tragedia prima, non facciamoci troppi elogi adesso. Con il derby ho rivisto un altro Toro e ora ci confermiamo, ma è importante restare umili». L’ultima parola è di Ansaldi: «Una vittoria per Mazzarri, abbiamo cuore e cattiveria». Il Toro ripartirà martedì pomeriggio in un Filadelfia con i tifosi. Il B&B granata resta aperto.