Fuori forma e svogliato Pioli lo esclude
L’ivoriano non convocato per scelta tecnica, paga una preparazione non impeccabile Milan senza muscoli stasera
Sarà pronto per la nazionale ivoriana, non lo è per il Milan. La forma non smagliante è la spiegazione ufficiale per l’esclusione di Franck Kessie dal gruppo che ha lasciato Milanello in pullman diretto a Torino.
c’è scritto sulla fiancata, e sempre qualcosa di complicato per i rossoneri in questa stagione nata male. «C’è tempo, mancano tante partite, spero che i tifosi continuino a sostenerci come stanno facendo. Se in questo momento c’è qualcuno al Milan che non è in difetto, sono loro», ha detto Stefano Pioli.
Atteggiamenti
Pioli lavora al Milan da un mese e sta già imponendo le sue regole. I giocatori lo preferiscono a Giampaolo (c’è da dire che quando c’è un cambio di allenatore raramente si sentono voci in favore del partente) e Pioli non si scompone. «Se votano per me devono spingere tanto in campo. E vincere, questo conta». Spingere, restare concentrati, focalizzati: è quello che pare non abbia fatto l’ivoriano, apparso svogliato dopo le ultime panchine. Con l’allenatore non ci sono stati faccia a faccia rabbiosi: si parla di qualche ritardo agli allenamenti, di qualche arrivo in zona Cesarini, voci non confermate, ma quello che conta di più è l’atteggiamento del centrocampista, che partirà per giocare con la sua nazionale contro Niger (in casa) e Etiopia (in trasferta). ma si è detto non al top. La decisione di non convocarlo contro la Juve, in una partita nella quale serviranno anche forza e muscoli in quantità, è stata presa di comune accordo, nel senso che Pioli ha visto il giocatore svogliato e poco motivato. Si è allenato male in settimana, il tecnico ha chiesto spiegazioni, Kessie ha ammesso di non sentirsi particolarmente pronto. Di comune accordo, si è deciso di rivedersi dopo la sosta di campionato. Il che non significa che non esista un problema: Kessie ha probabilmente capito di essere scivolato nelle gerarchie e ha perso lo spirito giusto.
Soluzioni
Quello che il tecnico rossonero chiede a tutti i suoi: attenzione, spirito di sacrificio. Pioli non è uomo di numeri, ma di fatti. Non crede che esista un sistema di gioco che risolve ogni cosa, crede che al Milan esistano qualità ancora inespresse, che potranno materializzarsi quando aumenteranno convinzione e fiducia. Nel frattempo Kessie, uno dei pochi guerrieri della squadra, resta a casa a ritrovarsi, ma per il momento più che altro si ritrova sul mercato. Era già stato inserito nella lista dei possibili partenti in estate, ma le offerte arrivate dall’Inghilterra non lo avevano convinto del tutto e non erano state accettate. Probabile che da gennaio se ne cerchino altre: la storia di Kessie al Milan, dopo alti e bassi, sembra sempre più ai titoli di coda.
Ritorna?
E a proposito di mercato, Pioli risponde con fredda essenzialità alle domande su Ibrahimovic. «Un grande giocatore, ma se cominciamo adesso a parlare
17 marzo, Milan-Inter (finito 2-3). Kessie (anche nella foto a destra), sostituito, è trattenuto dai compagni. Evitata la rissa con Biglia (pettorina arancio) che gli rimproverava l’atteggiamento polemico dopo il cambio. Poi le scuse dei due in tv.
del mercato di gennaio...». Dalla Svezia sono rimbalzate in Italia altre diplomatiche risposte di Maldini: «Ibrahimovic è ancora tra i migliori al mondo, ma non commento le voci di mercato». Il sogno è intatto, ma pare proprio un sogno.