Cross a Silvelle Festa europea con Van der Poel
Oggi i titoli continentali, da battere il fuoriclasse olandese. Donne: sogno Arzuffi
Papà Adrie Van der Poel è già salito sul podio da queste parti, nel Superprestige del 97 e ’98. Il figlio Mathieu vuole di più sul circuito di Silvelle, frazione di Trebaseleghe (Padova) che oggi assegna i titoli europei di ciclocross: «Non parliamo del passato, ma se ci sono passaggi importanti di certo me lo dirà». Sarebbe il terzo di fila per il fenomeno olandese che in Italia è già stato campione europeo jr, nel 2011, ma che a Trebaseleghe non aveva mai pedalato prima. Il 24enne campione del mondo in carica che vince anche su strada — nel 2019 ha dominato l’Amstel Gold Race sarà l’uomo da battere dopo i due successi del 2017 a Tabor e 2018 a Rosmalen, anche se preferisce allargare il pronostico: «Prima di Ruddervoorde mi sono sbilanciato su Eli Iserbyt e Tom Pidcock. Domenica scorsa però entrambi non sono saliti sul podio, ma suppongo non avessero recuperato dall’impegnativo Koppenberg. Me li aspetto protagonisti a Silvelle, così come Toon Aerts e Laurens Sweeck». Ovviamente battuti anche la scorsa settimana nella corsa che ha segnato il ritorno tra il fango di Van der Poel, che quest’anno si è già laureato campione continentale con la mountain bike a Brno. Van der Poel è rientrato in gara nel ciclocross solo il 3 novembre: «Avevamo fatto un programma e lo abbiamo rispettato. Avevo bisogno di un periodo di riposo dopo mesi impegnativi tra gare su strada e mountain bike, e in vista di un 2020 che si preannuncia molto esigente. L’obiettivo è essere al massimo della forma per i Mondiali di febbraio, qui punto al tris».
Carte azzurre
L’Italia sogna con Alice Arzuffi, che per brillare nel ciclocross si è trasferita in Belgio. Le avversarie saranno in casa, come la compagna di squadra (Team 777) Annemarie Worst (prima un anno fa). Ma anche l’altoatesina Eva Lechner è salita sul podio di una prova di Superprestige, a Boom, proprio dietro la Arzuffi. Nella gara junior sono attesi diversi figli d’arte: Thibau Nys, figlio di Sven e grande favorito, Lucia Bramati, talentuosa figlia di Luca. E Kevin Pezzo Rosola, figlio della due volte olimpionica Paola Pezzo e dell’ex pro’ Paolo Rosola.
Tracciato fangoso
Il meteo ha concesso un paio di giorni di tregua, ma per la pioggia dei giorni scorsi i 2900 metri del tracciato sono molto fangosi. Ieri i 406 amatori iscritti in 12 categorie hanno faticato anche sui rettilinei. Oggi nella prova élite uomini saranno al via in 30 atleti di 11 nazioni, 24 invece le donne (da 9 nazioni).