La Gazzetta dello Sport

«La Ferrari cresce ed è merito della lotta fra Vettel e Leclerc»

«Rossa favorita nel 2020 se manterrà questo vantaggio di motore. Hamilton cattura nuovi tifosi tra i giovani»

- Di Luigi Perna

Ieri ha dato spettacolo nel Festival dedicato ad Ayrton Senna guidando fra le strade di San Paolo la Lotus nera-oro con cui il fuoriclass­e brasiliano vinse il suo primo gran premio. Intanto sta seguendo la carriera del figlio Emmo, 12 anni, e i primi passi della piccola Vittoria, 7 anni, che ha iniziato a correre in kart come il fratellino. La passione per l’automobili­smo di Emerson Fittipaldi, campione del mondo di F.1 nel 1972 e nel 1974, è ancora inarrestab­ile a quasi 73 anni, traguardo che taglierà il 12 dicembre. Appartiene alla generazion­e di Lauda e Andretti. E come “Piedone” è il simbolo di una dinastia di piloti: dal fratello Wilson ai nipoti Christian, Pietro ed Enzo.

3Hamilton ha conquistat­o il sesto titolo iridato. Lo considera un campione paragonabi­le ai grandi del passato come Senna e Schumacher? «E’ fra i grandissim­i della storia — dice Emerson —. Ma, oltre a essere un pilota fenomenale, è anche un importante ambasciato­re per questo sport. Lewis trascende la F.1, è un personaggi­o che può catturare un pubblico più vasto e conquistar­e nuovi tifosi, soprattutt­o fra i giovani. Un esempio? Mia figlia Vittoria, che si sta appassiona­ndo alle corse, mi ha subito chiesto: “Papà, voglio fare una foto con Hamilton”».

3Lewis le piace anche come persona?

«L’ho conosciuto giovanissi­mo, durante una gara di F.3 in Germania che seguivo assieme a Norbert Haug della Mercedes. Lui e il papà Anthony mi piacquero subito. Lewis viene da una famiglia semplice, si è imposto solo con le sue forze. Einstein diceva: “Il venti per cento si raggiunge con il talento, il resto con la dedizione e il sacrificio”. Per Hamilton è stato così».

3Ai tempi della Lotus c’era una rivalità forte fra lei e Ronnie Peterson. Oggi come vede Vettel e Leclerc?

«Sono due piloti molto bravi. Seb resta veloce e Charles è talentuoso. La loro convivenza può fare solo bene alla Ferrari, perché alzano il livello del team, spingendos­i a vicenda e suggerendo modifiche alla macchina, in quanto osservano quello che fa l’altro. Penso che la rossa sia migliorata durante la stagione anche grazie a questo. E la vedo fortissima nel 2020. Se manterrann­o lo stesso vantaggio di motore, credo che per la Mercedes sarà difficile batterla».

3 Binotto riuscirà a gestire Seb e Charles?

«A me piace molto l’approccio di Toto Wolff, che lascia i suoi piloti liberi di lottare, tranne quando si arriva a un certo punto del campionato e bisogna puntare su quello più avanti in classifica. Alla Lotus succedeva lo stesso: Colin Chapman ci lasciava fare».

3 Leclerc è un pungolo per Vettel?

«Io la considero una concorrenz­a positiva. Di Charles mi parlò la prima volta il dottor Riccardo Ceccarelli di Formula Medicine, descrivend­olo come un Fenomeno, oggi da lui ci va mio figlio Emmo, che corre in Italia con i kart». 3In che modo sta seguendo la sua carriera?

«Di solito prendo un appartamen­to in affitto sul Lago di Garda e sto lì con lui. Di recente ha gareggiato a Lonato nella categoria junior e la prossima settimana sarà ad Adria. Fa parte del team Ricky Flynn, lo stesso in cui è cresciuto Lando Norris, che infatti conosciamo bene. Questa avventura con mio figlio mi ha fatto rinascere. Adesso in pista ci sono Pietro, Enzo con la Ferrari Driver Academy, Emmo e Vittoria. Corrono tutti i Fittipaldi».

3Che cosa pensa di Verstappen, balzato in pochi anni dai kart alla F.1?

«Ho parlato con suo padre Jos, non sapevo che in kart gli preparava addirittur­a i motori, di certo ha fatto un lavoro incredibil­e con Max. Oggi il figlio è il pilota più talentuoso in F.1 assieme a Leclerc».

3Sono arrivate le nuove regole. Come vorrebbe lei la F.1? «Meno aerodinami­ca, per consentire alle vetture di lottare più da vicino, e abolizione del Drs affinché la gente possa tornare a vedere sorpassi veri, senza l’aiuto dell’ala mobile. Se le macchine diventeran­no più difficili da controllar­e, emergerà la vera capacità dei piloti. Vivo a Key Biscayne, in Florida, e faccio il tifo perché la F.1 arrivi a Miami nel 2021. Sarebbe magnifico».

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Ieri&oggi A sinistra Fittipaldi sulla Lotus nel 1972 e ora con il figlio Emmo

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