PAURA NAPOLI
Pari tra i fischi Ladri in casa del ribelle Allan
Ancelotti imbrigliato da Thiago Motta, è la quinta di fila senza vittoria. La squadra si impegna ma sotto porta non è lucida. Con 19 punti in 12 gare mai tra le prime 4
di Maurizio Nicita - NAPOLI
Finisce come inizia, fra i fischi di un Napoli in completa crisi di identità. A fine gara, mentre gli azzurri escono a testa bassa, a far festa sono i rossoblù che con Thiago Motta conquistano il loro primo punto, finalmente tenendo imbattuta la porta di Radu, che nel finale compie un miracolo su Elmas. Non fa difetto l’impegno alla squadra di Carlo Ancelotti, che mai però trova lucidità sotto porta alla fine di una settimana incredibile, che avrà strascichi ancora per diverso tempo. Sì perché nessuna delle parti sinora ha fatto un passo indietro o dato un segnale di mediazione. Per fortuna ora c’è la sosta per le nazionali, ma se non si cerca di andare oltre errori e rancori e provare a remare tutti dalla stessa parte diventa un miraggio persino il quarto posto, che oggi probabilmente si allontanerà ulteriormente. Tra l’altro, con 19 punti dopo 12 turni, gli azzurri non sono mai arrivati nelle prime quattro. De Laurentiis non può permettersi di rompere il giocattolo da lui stesso costruito negli anni con sagacia. Il Napoli ha una striscia di 5 gare senza vittoria, Champions League compresa, e sta smarrendo tutti i suoi presupposti. Complimenti al Genoa che sa portare a casa un risultato corroborante, senza rubare nulla, anzi all’inizio della ripresa Pinamonti ha sui piedi l’occasione più nitida della gara, ma si ritrova davanti Koulibaly in versione portiere-Superman.
Niente turnover
Visto il forfait del pomeriggio di Milik, e con Mario Rui non nelle migliori condizioni, Ancelotti schiera i migliori rinunciando anche all’inserimento del giovane e più fresco Elmas. Di fatto il tecnico rinuncia al turnover cambiando soltanto il terzino sinistro, gioco forza, ed ecco Hysaj sulla fascia mancina, soffrire su Pandev, mentre in porta viene preferito Ospina, poi nove undicesimi sono quelli che hanno preso a pallate il Salisburgo, senza però riuscire a vincere la partita. Thiago Motta come modulo riparte dal 43-3 usato contro la Juve e senza Kouame opta per un tridente con Pandev, Pinamonti e il colombiano Agudelo a sinistra molto abile a far da elastico a centrocampo, limitando la temibile catena di destra del Napoli Di Lorenzo-Fabian Ruiz-Callejon. E anche con l’esperto Pandev pronto ad abbassarsi, il Genoa non lascia spazi sulle fasce e così gli azzurri provano lo sfondamento centrale.
Mertens pericoloso
Anche perché il danese Schone non appare impeccabile in mezzo e perde qualche pallone di troppo e Mertens che sta sulle sue mattonelle riesce da lì a imbastire qualche occasione interessante che il Napoli spreca per troppa frenesia. Con due punte rapide, e un Genoa che lascia poca profondità, la presenza nell’area avversaria diventa troppo leggera. E nelle uniche occasioni da distanza ravvicinata, Lozano e Callejon si impappinano o si fanno anticipare.
Si passa al 4-3-3
Agudelo è il più pimpante e partendo da sinistra crea i grattacapi peggiori al Napoli. Sul suo ottimo assist nel primo tempo Pandev viene tradito da una zolla e tira alle stelle. Ma dopo poco più di un’ora di gioco ecco che sempre il colombiano serve la palla d’oro di cui sopra, che Pinamonti non riesce a tramutare in gol. Ancelotti, che aveva messo dentro anche Llorente, capisce che la squadra è troppo sbi
lanciata e allora aggiunge un brillante Elmas, passando a un 4-3-3 più funzionale. C’è da dire che poco prima l’arbitro Calvarese aveva sorvolato, non aiutato dalla Var, per un braccio alto in barriera di Lerager. Certo, i rigori poi vanno realizzati, ma intanto vanno assegnati se si vuol almeno inseguire una uniformità di giudizio. Nel finale a testa bassa c’è molta confusione e l’unica azione limpida nasca da un’accelerazione di Lozano da esterno destro con Elmas che incorna bene e Radu che si supera riuscendo con la punta delle dita a evitare che il pallone superi la linea di porta. Il periodo nero del Napoli continua. La splendida vittoria di Salisburgo sembra lontana anni luce, ma era poco più di due settimane fa.