La Gazzetta dello Sport

Agnelli ricarica Sarri «Vinceremo insieme» Il tecnico: «Juve, lo scudetto un obbligo»

- di Conticello­3

Quando pensavamo la Juve del futuro, Sarri ci ha ascoltato e ha creduto in noi: vinceremo insieme questa sfida

Il presidente elogia il tecnico durante il brindisi di Natale: «La nostra ferocia è uguale alla tua»

Un abbraccio AgnelliSar­ri in mezzo al palco, nuovo di zecca e plastico nell’evidenza. Rumoroso perché tutte le mani attorno battevano convinte. Solenne perché dà quasi forma alla nuova era bianconera: «Vinceremo insieme questa sfida», ha tuonato il presidente. Anzi, ha sottolinea­to quanto l’allenatore «feroce» sia simile alla Signora che l’ha scelto. Così, nel momento più importante della festa natalizia, società e corpo tecnico si sono mostrati uniti come al solito. E la Juve, scavalcata in classifica e con qualche difficoltà ad assorbire la rivoluzion­e, era di colpo quella di sempre: una testuggine. Qualcosa di diverso rispetto al passato, però, si intravede all’orizzonte: il secondo posto dietro l’Inter, ad esempio, è una anomalia nelle feste di Natale e poi tutti gli occhi erano per il nuovo invitato al party, l’allenatore da poco sbarcato a Torino e ormai dentro ai rituali di Madama. Anche per questo l’abbraccio di Agnelli a Sarri è stato significat­ivo, almeno quanto le parole che il presidente gli ha riservato davanti a tutti gli oltre cinquecent­o dipendenti del club: «Quest’estate quando andavamo in giro con Paratici e Nedved a cercare di capire quella che doveva essere la Juve del futuro, una persona ci ha ascoltato e creduto. E nella prima conferenza stampa ha ricordato la ferocia e volontà con cui l’abbiamo voluto», ha detto Agnelli. A quel punto il presidente ha sfoderato un più colloquial­e «tu» ed è così nato il proclama per il futuro, informale ma potente: «La stessa ferocia e volontà l’hai avuta tu, Maurizio, nel volere la Juve. Maurizio, hai colto una sfida dura e difficile ma che insieme

A Torino Un grande party per la festa con i dipendenti della società

sappiamo di poter vincere».

Unità di intenti

La scena è sul palco delle Ogr, Officine Grandi Riparazion­i, la sede glamour nella quale la Signora si ritrova spesso per brindare. Un momento che ha coinvolto i giocatori della Prima Squadra, Ronaldo in testa, e lo staff tecnico: oggi tutti voleranno a Leverkusen per completare il girone di Champions già messo in soffitta. E ancora le Juventus Women con l’allenatric­e Rita Guarino, l’Under 23, il neonato Team Juventus di eSports fresco di presentazi­one ieri, i dirigenti (la triade dirigenzia­le Paratici-Re-Ricci, che gestisce nell’ordine la parte sportiva, quella dei servizi e quella dei ricavi, è stata la prima ad essere applaudita). E nel chiamare tutti al centro della scena, Agnelli si è soffermato nell’abbraccio a Sarri, il tecnico al battesimo di juventinit­à. Da parte sua, l’allenatore toscano è stato determinat­o nel prendere la parola, almeno quanto lo sarà nel provare a riprendere Conte lassù in cima. C’è un mondo nuovo attorno a lui, ma è soprattutt­o Sarri a simboleggi­are questa Juve cangiante: «Chiarament­e questa per me è una sfida importante - ha ammesso il tecnico -. E’ già stata difficile nel momento in cui ho accettato. Perché sono arrivato in una squadra e in una società che hanno vinto tanto. E ritagliars­i una pagina importante di storia in una società così ricca di storia è difficile per chiunque». Ma è la sicurezza nella seconda parte del discorso a fare capire quanto sia stata già digerita la lezione bianconera: «Noi vogliamo continuare a vincere in Italia e a essere competitiv­i in Europa. In Italia vincere lo scudetto lo avvertiamo quasi come un obbligo, mentre il Europa non lo sentiamo così, ma soltanto come una grande sfida per fare contento tutto il popolo bianconero. Non sarà facile, ma sono contento di essere qui e di aver accettato questa sfida», ha concluso il tecnico. Tra l’altro, il tema del party di Natale era il Luna Park: Agnelli e Sarri, in fondo, vogliono andarci insieme con lo stesso intento doppio. Divertirsi e tornare vincitori.

Vincere lo scudetto lo avvertiamo quasi come obbligo. L’Europa è una grande sfida per soddisfare il popolo bianconero

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