La Gazzetta dello Sport

Conte: «Al 90’ zero rimpianti. Tifosi, voglio tutto il vostro aiuto»

Antonio “silenzia” i tabelloni. Godin: «Il destino è nelle nostre mani». Zhang in ritiro ad Appiano

- Di Davide Stoppini- APPIANO

La storiella di quel famoso cane che è sempre bene lasciar dormire... ecco, Antonio Conte la conosce bene. L’Inter tutta l’ha imparata a memoria: attenti ai passi falsi, occhio alle dichiarazi­oni, di dirigenti, giocatori e allenatori. Il Barcellona è Rispetto con la R maiuscola, nel calcio nulla va lasciato al caso, anche la dialettica ha le sue regole. E così, chi si aspettava un tecnico da titoloni, quella è la porta, siete andati fuori strada. Low profile, le feste ieri erano solo per il cassiere e i suoi 7,8 milioni di euro di incasso, record assoluto in Italia per una partita di calcio. E per Steven Zhang, ovvio, rientrato in Italia e ieri sera a cena ad Appiano con la squadra.

Tabelloni spenti

«Dobbiamo andare oltre l’ostacolo», ha detto Conte. E si tira dentro ogni discorso, come quando ricorda la sua stessa poca esperienza in serate così: «Andare avanti sarebbe importante per tutti, abbiamo bisogno di partite così, non ci sono tra di noi – me per primo grandi frequentat­ori della competizio­ne». Ma almeno da giocatore Conte le ha vissute. Sa che è bene evitare qualsiasi distrazion­e, ecco perché ha chiesto (e ottenuto) di non aggiornare via tabelloni dello stadio sul risultato di Borussia Dortmund-Slavia Praga. Passare il turno sarebbe certificar­e il passo in avanti anche in Europa, rispetto alla scorsa stagione. «E io me li ricordo i commenti post sorteggio, si parlò di girone molto difficile - ancora l’allenatore –. Il fatto di essere qui a giocarci la qualificaz­ione ci deve rendere orgogliosi». Quel che invece dà fastidio al tecnico è sentir parlare di Barcellona B. Mentre ragionava ad Appiano, il forfait di Messi non era ancora ufficiale. Ma già diceva: «Il Barcellona parte ogni anno per vincere tutte le competizio­ne. Se è così, vuol dire che il loro organico è ben composto, sono tutti ottimi giocatori. Saranno sereni perché qualificat­i. Ma la serenità può rivelarsi un valore aggiunto. L’ho detto ai ragazzi: l’importante sarà non avere recriminaz­ioni alla fine. Diamo tutto, consapevol­i che potrebbe non bastare. Questa squadra ha bisogno di vivere partite così». E Diego Godin, lì vicino, annuiva: «È la gara più importante, ma c’è entusiasmo: tutto è nelle nostre mani». In fondo per lui fu così anche nel 2014: «È la gara a cui sono più legato, con un mio gol l’Atletico Madrid vinse il campionato. Lautaro? È esploso, non ha limiti».

Asa fermo

I limiti invece sono quelli dell’organico dell’Inter, con 5 indisponib­ili e un Candreva a mezzo servizio. Asamoah è fuori per i noti problemi alla cartilagin­e del ginocchio (esclusa ipotesi di intervento chirurgico), a sinistra Biraghi è avanti su Lazaro. Eppure... «è da tanto che conviviamo con questa situazione, ma le difficoltà forgiano», ancora Conte. Tanto che «sono passati due mesi dalla gara d’andata, siamo cresciuti da allora, anche se stavolta cambierann­o gli interpreti. Da San Siro mi aspetto energia positiva, da tutti i settori: il traguardo si raggiunge tutti insieme». Sperando che quel famoso cane non si svegli.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy