La Gazzetta dello Sport

«IL BARÇA È FEDERER SERVE UN MIRACOLO MA CON CONTE...»

Il tennista, tifoso nerazzurro: «Mi piacerebbe avere Antonio come coach. Scudetto? Juve di un altro pianeta»

- di Davide Stoppini

3Come? «Sì, per Inter-Barcellona».

Il telefono non squilla, non c’è linea. Poi sì.

3Pronto Fabio?

«Sì, eccomi scusa, sto andando a Lourdes». 3Beh, però a San Siro arriva un Barça già qualificat­o...

«Ma è sempre una grande squadra, speriamo che non venga con intenzioni troppo serie, sarà in ogni caso durissima».

3Lei è un atleta top: è davvero possibile che nello sport le motivazion­i annullino il gap tecnico? Le è mai capitato? «Certo che sì, l’adrenalina è tutto, in campo le distanze possono accorciars­i in determinat­e situazioni. Poi, per carità, a volte si fa flop e si sbaglia match. Ma con l’allenatore che abbiamo, non credo ci sia questo rischio onestament­e».

3 Chi la può far vincere questa partita all’Inter?

«Naturale pensare a Lukaku e Lautaro e ai loro gol. Ma credo che un ruolo decisivo lo giocherann­o i centrocamp­isti, dovranno almeno far partita pari col Barcellona e non sarà semplice. Sono combattuto: da una parte da amante del calcio avrei sperato di vedere in campo i migliori, Messi ad esempio. Dall’altra, da interista, è innegabile che sia un vantaggio non vederseli contro. Ma ci saranno comunque dei campioni: Suarez e Griezmann, ad esempio».

3Sarà assente Piqué. Secondo lei è più bravo come difensore o come organizzat­ore di Coppa Davis? «Beh, il suo mestiere è il primo... Diciamo così: il primo anno va lasciato andare, gli va concesso di commettere errori. Se poi mi chiedi un parere, a me questa formula di Davis non piace».

3Federer, Nadal o Djokovic: giocando sul parallelo, battere il Barcellona per l’Inter vorrebbe dire aver sconfitto quale di questi tre campioni? «Boh, tra i tre direi forse Federer. È difficile, è molto dura ragazzi. Servirà un miracolo sportivo, ecco, la definizion­e giusta è questa».

3È sorpreso dal rendimento così alto di Lautaro? Cosa è cambiato dalla scorsa stagione? «Semplice: Spalletti non lo faceva giocare... A parte questo: è stato bravo, ha atteso il suo momento, se la sta giocando alla grande, felice che lo faccia per l’Inter».

3Lukaku ha già fatto dimenticar­e Icardi?

«Come ci si può sorprender­e del belga? Ha già giocato in un top club, non era mica uno sconosciut­o prima di arrivare a Milano. Sull’addio di Icardi hanno pesato cose interne, nei rapporti tra la società e lo stesso giocatore. Giusto rispettarl­e. Ma Icardi resta un campione, non a caso sta facendo bene anche a Parigi».

3Il pubblico dell’Inter ormai canta «Antonio Conte salta con noi». Cosa ne pensa?

«È un allenatore top a livello europeo, lo sta dimostrand­o anche qui: ha cambiato la squadra, ha stravolto un insieme di cose. è un sergente di ferro».

3Ecco: fosse un coach di tennis, lo vorrebbe al suo fianco?

«Certo, sarebbe interessan­te. Mi piacciono gli allenatori con la cazzimma, quelli con cui ci sono scambi di opinioni forti, è proprio il tipo di coach che serve a uno come me».

3Porterà l’Inter allo scudetto già quest’anno?

«Piano, piedi per terra. La Juve è ancora di un altro pianeta».

3Non è scaramanzi­a questa?

«No no, è la realtà. Unita alla speranza che aumentino i loro passi falsi».

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