La Gazzetta dello Sport

Il Borussia formula tre per lo Slavia

Reus, Hazard e Sancho per vincere e sperare negli ottavi. Witsel e Delaney sono k.o.

- Di Gianluca Spessot

Tutto come previsto. Barcellona qualificat­o, con Inter e Dortmund costretti a contenders­i il secondo posto che vale gli ottavi di Champions. La vera sorpresa è invece una prima parte di stagione piena di alti e bassi da parte degli uomini di Favre. Due sconfitte e cinque pareggi in 14 partite di campionato sono troppi per una squadra partita con ben altre ambizioni rispetto all’attuale terzo posto in classifica (a -5 dall’altro Borussia).

Europa altalenant­e

Anche in Europa l’andamento è stato alquanto altalenant­e e, nel bilancio, pesano le sconfitte di Milano e Barcellona, oltre ai punti persi in casa contro i catalani dopo una gara nella quale i gialloneri hanno sprecato molte occasioni, compreso il rigore che Reus si è fatto parare da Ter Stegen. A complicare le cose in casa del Dortmund ci ha pensato l’assenza di Witsel, operato al volto dopo una sfortunata caduta domestica capitata nel fine settimana. Il nazionale belga dovrebbe rientrare a gennaio e quindi, oltre a Delaney, Favre deve rinunciare al suo metronomo e all’uomo che gli garantisce l’equilibrio fra i reparti. Dovrebbe toccare a Weigl provare a non fare pesare troppo l’assenza del centrocamp­ista che, fra campionato e Champions, ha saltato finora una sola gara.

Spalle al muro

Il Dortmund è però reduce da due vittorie consecutiv­e in campionato e si ha quasi la sensazione che la squadra riesca a dare il meglio quando è messa con le spalle al muro, come nel secondo tempo della partita vinta in casa contro l’Inter o nel recente 2-1 conquistat­o sul campo dell’Hertha, dopo aver giocato in inferiorit­à numerica per 45’. Il Dortmund, per restare in Champions, deve assolutame­nte vincere (e potrebbe non bastare). Potrà contare su uno stadio tutto esaurito con 66 mila tifosi. Resta solo da capire se il peso della posta in palio possa in qualche modo influenzar­e una squadra che troppo spesso perde le proprie certezze. La rosa è di livello, ma non sempre la testa è all’altezza delle gambe. E poi si è visto nella pesante sconfitta subita in Bundesliga in casa del Bayern che la difesa non è il punto di forza del Dortmund (19 in gol subiti in 14 partite di campionato e 7 in Europa): se lo Slavia, che non ha nulla da perdere, dovesse scendere in campo con un atteggiame­nto come quello messo in mostra al Meazza, potrebbe sicurament­e mettere in difficoltà i padroni di casa.

Favre non cambia

Squadra che vince non si tocca e quindi il tecnico Favre dovrebbe optare ancora una volta per il 3-4-3 con Matts Hummels, squalifica­to in campionato, al centro della difesa, e Reus e Thorgan Hazard a scambiarsi il ruolo di falso nove. Il capitano e Sancho, due fuoriclass­e, troppo spesso al di sotto delle attese, hanno dato segni di ripresa nel sonoro 5-0 inflitto al Düsseldorf sabato scorso, partita nella quale Brandt ha confermato il suo ottimo stato di forma.

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GETTY Tecnico Lucien Favre, 62 anni, sulla panchina del Borussia Do.

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