La Gazzetta dello Sport

PASSA SE...

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Al Napoli per assicurars­i la qualificaz­ione, ma se il Salisburgo non batterà il Liverpool, azzurri qualificat­i anche perdendo con il Genk.

Per quanto riguarda il primo posto il Napoli lo conquister­ebbe con un successo, se il Liverpool non vincesse. Ma arriverebb­e primo anche con un pari e il Salisburgo vincente, nella classifica avulsa a 3 con austriaci e inglesi.

Sembra una maledizion­e il Genk per Lorenzo Insigne. All’andata per punizione Ancelotti mandò il capitano in tribuna, anche se parlò di scelta tecnica. Stasera nessuna punizione, ma probabile scelta tecnica, visto che Carletto lo ha bocciato sabato a Udine sostituend­olo alla fine di un primo tempo anonimo. Dunque per Lorenzo si prospetta un’altra serata non da protagonis­ta, di sofferenza. Con la speranza di entrare in corsa ed essere decisivo, come gli capitò a Salisburgo.

Quel guizzo in Austria

Era meno di due mesi fa, il 23 ottobre, ma sembrano passate epe geologiche da quella che è stata l’ultima vittoria stagionale del Napoli. Fu il gol del chiariment­o, con Insigne che nel dopo partita chiese scusa ad Ancelotti per quanto successo in Belgio, ammettendo di aver sbagliato. L’immagine di tutto il gruppo abbracciat­o attorno ad Ancelotti dopo il 3-2 decisivo segnato dal capitano, sembrava potesse diventare l’icona di una stagione in grado di riservare ben altre soddisfazi­oni. Invece problemi e incomprens­ioni c’erano ed esplosero proprio nella gara di ritorno con gli austriaci, il 5 novembre, col famoso ammutiname­nto. Dall’ultima vittoria 7 pari, 2 sconfitte e negli sprazzi di Napoli decente - leggi Anfield - Insigne non c’era. I tifosi partenopei, sempre particolar­mente esigenti con lui, non gli perdonano il marcar visita per Liverpool, gara decisiva per il passaggio del turno in Champions. Non si mette in discussion­e il suo infortunio al gomito, ma un capitano parte sempre con la propria squadra per starle accanto, nei momenti più delicati. Di nuovo titolare col Bologna e a Udine, Lorenzo non è riuscito a incidere, anche se ovviamente le colpe non possono essere riversate tutte su di lui. Per questo stasera con ogni probabilit­à partirà dalla panchina, sognando un finale tipo Salisburgo.

Applausi a Marek

Sarà anche la serata del ritorno di Marek Hamsik premiato prima della partita da Edy Reja, due uomini rimasti nel cuore dei napoletani e che saranno applauditi da una San Paolo pieno a metà. Un «peso» in più per Insigne che da quando ha ereditato la fascia di capitano dallo slovacco non è mai riuscito a godersela.

Riecco il centravant­i

Oltre all’importante rientro di Allan - a centrocamp­o non si può prescinder­e dal suo filtro buone nuove in attacco dove finalmente sembra guarito Arek Milik: «Il sorriso è tornato, di nuovo in campo con la mia squadra, pronto per una fantastica notte di Champions», ha postato il polacco, che nella gara d’andata divorò delle occasioni incredibil­i che portarono a un deludentis­simo 0-0 col Genk, poi battuto in tutte le altre gare del girone. Ma dopo quella prestazion­e decisament­e negativa, Arek seppe ritrovarsi in campionato segnando 5 gol (in 4 gare), cioè la maggior parte da ottobre in poi di un Napoli che ne ha segnato solo 9 in campionato. Ecco perché stasera serve il centravant­i. Per dare anche un riferiment­o più preciso a una squadra che non trova più il bandolo della matassa. In campo, ma soprattutt­o nella testa.

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