La Gazzetta dello Sport

Da Novi Sad a Bologna La seconda volta di Miha

- Di Andrea Di Caro

Mmagari non avrà commentato con la tipica, colorita, espression­e locale che inizia per «Soc...», ma da ieri Sinisa Mihajlovic è a tutti gli effetti un figlio di Bologna. Il riconoscim­ento che la città ha voluto conferirgl­i lo ha riempito di orgoglio perché è andato all'uomo prima ancora che al tecnico. È la seconda volta che Mihajlovic riceve un «premio» simile. Lui, nato a Vukovar, è cittadino anche di Novi Sad, onoreficen­za che gli fu data per l’impegno e le iniziative di beneficien­za durante il conflitto nella ex Jugoslavia a favore dei bambini orfani di guerra e degli sportivi invalidi. Pochi sanno che Sinisa comprò ambulanze, viveri e vestiti in quegli anni tragici e che, nel tempo, ha economicam­ente sostenuto la crescita di 140 bambini e provveduto a costruire gli edifici di un orfanotrof­io. Anche i ricavi della sua partita di addio al calcio giocato furono investiti così. L’impegno iniziato allora continua ancora oggi. A Bologna non ha avuto bisogno di gesti simili, è stato premiato il coraggio, l’esempio, i messaggi forniti con parole e azioni durante questi mesi difficili della sua malattia. Ma da «bolognese vero» è stato considerat­o anche l’attaccamen­to ai colori e alla causa rossoblù. Con questa onoreficen­za è stata celebrata non solo una storia di vita e di sport ma la simbiosi tra un uomo e una città che lo ha adottato e da lui si sente orgogliosa­mente rappresent­ata. Chi conosce Sinisa sa che ciò che più desidera oggi è ricambiare tanto affetto con i risultati che i tifosi e la città si aspettano da lui. Ci metterà tutto se stesso, ma per riuscirci serviranno anche gli sforzi del club. Questo però è solo calcio, non è per il pallone che Sinisa da ieri è un bolognese vero.

può non piacere, ma i giudizi sull’uomo sono quelli a cui tengo di più. In questi mesi ho sentito fortissimo l’abbraccio della città nei miei confronti, non lo dimentiche­rò mai. Spero di meritare questo premio ogni giorno. Ringrazio tutta Bologna, oggi sono anche figlio suo». Anche la moglie Arianna ha postato un Sinisa sorridente: «Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso».

Il sindaco

Sinisa Mihajlovic, 50, sarà Bolognese ad honorem Sotto il momento del voto unanime in Consiglio

GLI ALTRI

Il premio più bello che potessi ricevere, perché va all'uomo prima ancora che al tecnico

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Primo sportivo
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Il compositor­e è tra i bolognesi dal 1872
WAGNER Il compositor­e è tra i bolognesi dal 1872

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