La Gazzetta dello Sport

Simone Barlaam

Dalla Pilato a Sinner un voto al futuro Chi è la Promessa? Ma sono in gara anche Villa e Iapichino Paralimpic­i: tra Barlaam e Legnante

- Di Federica Cocchi

MILANO 19 ANNI NUOTO

Mondiali di Londra ha vinto una medaglia per gara, cinque d’oro: 100 stile libero,100 dorso, 100 farfalla, 50 stile libero e 4x100 stile. L’argento è arrivato nella 4x100 mista.

Oggi appartengo­no alla categoria promesse, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che un giorno non molto lontano potranno vincere «tra i grandi». Sono i giovani su cui possiamo puntare con fiducia e che si contendera­nno il premio per la migliore «Promessa» dei Gazzetta Sports Awards. È il caso della figlia d’arte Larissa Iapichino, che da 17enne ha vinto l’oro europeo under 20 nel salto in lungo, come mamma Fiona 32 anni prima. E che dire del 15enne velista Marco Gradoni, della ginnasta Giorgia Villa, degli slalom vincenti di Alex Vinatzer, o dell’iridato under 23 di ciclismo Samuele Battistell­a.

Baby fenomeni

Ma c’è anche chi, pur promessa, ha già ottenuto grandi risultati anche nelle gare senior. Il caso più recente eè quello di Benedetta Pilato che a 14 anni è diventata la più giovane azzurra del nuoto a salire sul podio mondiale: nei 50 rana a Gwangju, s’è arresa solo all’americana e olimpionic­a Lilly King conquistan­do dunque un clamoroso argento tra i grandi, lei che tra prima e dopo la trasferta in Sud Corea, è riuscita a vincere anche l’oro europeo juniores a Kazan e l’oro mondiale juniores a Budapest. Insomma un talento che ha avuto un’irruzione veloce e prepotente e che ha già brillato a Glasgow agli Europei in vasca corta dove ha centrato l’oro nei 50 rana davanti all’altra azzurra Martina Carraro. Era dagli anni di Federica Pellegrini che un’azzurra del nuoto non si mostrava così vincente a un’età così giovane. E nel mondo della ginnastica, dove per gareggiare nelle competizio­ni senior è necessario aver compiuto 16 anni, si è subito messa in mostra Giorgia Villa. La bergamasca, plurimedag­liata ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires, ha esordito quest’anno tra le grandi trascinand­o l’Italia al bronzo mondiale a squadre nella finale poi vinta dagli Usa di Simone

Come ormai da tradizione, la Gazzetta dello Sport sceglierà i nove campioni dell’anno, che saranno annunciati e premiati sul palco dei Gazzetta Sports Awards nella serata di mercoledì 18 dicembre a Milano.

Le stelle dello sport italiano usciranno da un referendum tra i lettori, che sul sito Gazzetta possono indicare i preferiti per le 9 categorie tra i 7 candidati scelti dalla redazione.

I vincitori riceverann­o come premio l’anello realizzato da Damiani in esclusiva. I Gazzetta Sports Awards sono realizzati con l’aiuto di importanti partner. UnipolSai Assicurazi­oni è Main Partner e sostiene Donna dell’anno. Top Partner Alfa Romeo (Best performanc­e), Brembo (Exploit), Rinascente (Allenatore), oltre a M&M’s e Omen By HP. Le Cantine Ferrari sono Sparkling Partner.

Biles. Il 2019 è stato l’anno d’oro di Jannik Sinner, promessa già in parte mantenuta del tennis azzurri. L’altoatesin­o ha chiuso la stagione al numero 78 del ranking mondiale, più giovane top 100 dell’anno. Sinner, che agli Internazio­nali di Roma aveva centrato la prima vittoria in un 1000 superando il primo turno, ha continuato a stupire soprattutt­o nella seconda parte dell’anno culminata con la semifinale di Anversa (battuto da Wawrinka) e soprattutt­o la vittoria delle Next Gen Atp Finals di Milano, il cosiddetto Masters under 21.

Campioni paralimpic­i

Loro sono i campioni che ci regalano le emozioni più belle, ricordando quali dure prove hanno dovuto affrontare nella vita. Come Barlaam e Morlacchi, nati con una malformazi­one al femore e campioni nel nuoto, o come Daniele Cassioli cieco dalla nascita, ma comunque capace di disegnare magie con i suoi sci d’acqua. E poi Assunta Legnante che vince nel getto del peso anche adesso che convive col buio. E ancora Andrea Liverani rimasto paralizzat­o per un incidente stradale e campione di tiro a segno. Tra i candidati al premio per l’atleta Paralimpic­o del 2019 anche Giada Rossi che prima di ogni gara si fa acconciare una treccia come quella che portava il giorno del bronzo a Rio 2016, e poi la Nazionale femminile di sitting volley che grazie all’argento europeo ha centrato il pass per i Giochi di Tokyo 2020. Campioni di vita, prima di tutto.

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il più giovane ad aver vinto il premio Rolex per il velista dell’anno. Un riconoscim­ento che arriva dopo i tre titoli di campione del mondo della classe Optimist: un record!

anni dopo mamma Fiona May anche lei ha centrato, a 17 anni, la medaglia d’oro nel lungo ai Campionati europei under 20, con 6.58

vinto il Mondiale Under 23 a Harrogate (Gb) grazie al giudice Var, che ha scoperto un traino prolungato del vincitore, l’olandese Eekhoff

trionfo alle Next Gen Finals ha chiuso (da n. 78) un 2019 super: prima vittoria in un Masters 1000 (Roma) prima volta nel main draw Slam a New York

Mondiali di Stoccarda, la 16enne ha trascinato la squadra al bronzo, gareggiand­o nei 4 attrezzi: corpo libero, volteggio, parallele e trave.

febbraio in Val di Fassa ha riportato in Italia il titolo mondiale juniores di slalom, che mancava da 20 anni, dopo l’argento dello scorso anno a Davos

14 anni e mezzo era già la più giovane italiana qualificat­a a un Mondiale. Oltre all’argento iridato nei 50 rana ha vinto gli ori mondiale ed europeo jr

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