La Gazzetta dello Sport

Sarri se la gode: «E ora la stessa testa in campionato»

L’allenatore indovina tutte le scelte: «Demiral esplosivo, Rabiot in crescendo Il trio? Usato nel momento giusto...»

- di Fabio Licari - INVIATO A LEVERKUSEN (GERMANIA)

Real Madrid, Tottenham, Chelsea, Borussia e Lione. Se si escludono i francesi, non è che ci sia così tanto da prendere al sorteggio degli ottavi. “Ma evitare il Real credo sia il pensiero comune di tutte le squadre arrivate primi nei gruppi. Ma c’è il meglio dell’Europa e le inglesi sono forti. Mi farebbe piacere rivedere Mourinho, una persona speciale e diversa da quella che s’immagina, anche se non sarebbe facile contro il Tottenham”, confessa Maurizio Sarri che intanto ha allungato a 22 la striscia d’imbattibil­ità europea. Un successo firmato dal tridente schierato nel secondo tempo. Ma qui il tecnico frena ancora gli entusiasmi: «Non lo so se li potremo vedere assieme dal 1’. Ho aspettato di avere la sensazione che ci fossero le condizioni per farli giocare insieme. Probabilme­nte se l’avessimo fatto dall’inizio la risposta degli avversari sarebbe stata diversa».

Super Demiral

Per fortuna con Sarri non è un tabù parlare dei singoli. Di Ronaldo per esempio: «Che sia un giocatore sopra agli altri è evidente. Un fuoriclass­e assoluto. Abbiamo la fortuna di averlo, ma va messo nelle condizioni di poter rendere al meglio del suo potenziale». Di Demiral che è sembrato impression­ante: «In realtà tutta la difesa ha giocato bene ma lui è più aggressivo e veloce, e quindi è quello che colpisce di più. Ha mostrato sicurezza e strapotere fisico». Su

Rabiot: «Regista con l’Udinese? Vediamo se recupera Bentancur, altrimenti vedremo tra lui e Can». E infine di Cuadrado: «Ha sofferto per mezz’ora per inserirsi da interno, poi nel secondo tempo l’ha fatto un po’ meglio».

Brava Atalanta

Per Sarri il favorito di questa Champions, al momento, resta il City: “Ho l’impression­e che sia una squadra di grandissim­o livello e che quest’anno abbia la testa più su questa competizio­ne che sulla Premier, avendola vinta due anni di fila”. Ma gli applausi sono tutti per l’Atalanta: «Sta facendo benissimo, compliment­i a Gasperini e alla società. Posso dire che lo immaginavo? Avevo visto di recente sia l’Atalanta sia lo Shakhtar e pensavo che sarebbe finita così». Intanto è arrivata la risposta che Sarri si aspettava dalla sua Juve sulla mentalità: «In certi momenti sono stato contento, in altri molto meno. Se si parla di livello di applicazio­ne e di voglia di fare risultato, sono stato molto contento. Come dicevamo ieri, era una partita pericolosa per le motivazion­i, essendo già qualificat­i. Dal punto di vista mentale è una partita che lascia buoni segnali».

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Il tecnico Maurizio Sarri, 60 anni: quinta vittoria in Champions alla Juve

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