Ronaldo brilla a Dubai «Vinco ancora 2 anni»
Lo juventino a Dubai conferma la voglia di stare a Torino «Gioco finché mi diverto. Dopo studierò e farò l’attore»
Arrivano insieme e al Madinat di Jumeirah il subbuglio è immediato. A rubare la scena al padrone di casa, allo sceicco Mansour bin Mohamed Al Maktoum, può essere soltanto lui: Cristiano Ronaldo, l’ospite più atteso di Dubai. L’incertezza ha regnato sino all’ultimo, ma la stella della Juventus alla fine ha mantenuto fede alla promessa: sale sul palco di Globe Soccer e racconta se stesso in una cavalcata di proclami che solo lui può tenere a quell’andatura. Cristiano ha assorbito alla sua maniera la delusione della Supercoppa, persa prima di Natale contro la Lazio a Riad: chiudendosi nel silenzio e trascorrendo le feste in forma privatissima in un resort segreto sulla costa di Dubai. Soltanto una foto della fidanzata Georgina postata il 26 ha svelato la presenza della coppia negli Emirati Arabi. Poi un divertente video con Nole Djokovic (dà al serbo lezione di salto...) ha testimoniato anche la sua ripresa degli allenamenti. Spazio anche alla cura del look: lo provano i gioielli e un costosissimo Rolex da quasi 200mila euro che sfoggia davanti ai cacciatori di selfie. E il pubblico va in estasi. Di sicuro il campione portoghese ha ricaricato le pile e ieri sul palco di Globe Soccer se ne è avuta la riprova: «Ogni anno per me è un buon anno. Per questo non mi stanco e ho tanta voglia di vincere per quello in corso e per il successivo».
Non sono sacrifici
Parla in prima persona, non nomina mai la Juventus (ma neanche il Real Madrid), ma il messaggio al mondo bianconero e più che positivo. Evidentemente zittisce i sussurri di chi lo vuole prima o poi lontano da Torino. 34 anni e come non sentirli: «Fosse per me giocherei altri cinquant’anni, ma so che il mio futuro è nelle mie mani, io intanto gioco e mi diverto e questo è il mio segreto». Il portoghese non conosce la parola sacrificio: «Ogni giorno per me è importante, per la cura di ogni dettaglio. Nell’allenarmi, nel mangiare. Nulla mi pesa, piuttosto so che oltre al campo per me è ugualmente importante la famiglia. Così i miei momenti di svago sono con i miei parenti e gli amici piu stretti».
Metodo CR7
Nel suo oggi c’è già un domani. Con una ricetta da mandare a memoria: «Ogni giorno cerco di imparare qualcosa. Sono cosciente che per migliorarmi devo studiare. So già come superare gli avversari in campo, ma mi rendo conto che è importante continuare a farlo anche nella vita di tutti i giorni». La sua cura per il corpo può apparire maniacale: «Bisogna fare attenzione a tutti i dettagli: non solo per migliorare le prestazioni atletiche ma anche per assicurarsi la salute con una qualità di vita adeguata». Una sola ammissione: «È fondamentale che la relazione tra il corpo e la mente sia sempre ottimale. Quando il corpo non risponde più alla mente bisogna ritirarsi». E, per chiudere, qualche parola sul futuro: «Quando smetterò con il calcio, vorrei riprendere gli studi. Punto molto a studiare, ad acculturarmi, perché purtroppo gli studi che ho fatto non riescono a rispondere a tutte le domande che ho in testa. Una cosa che mi affascina è anche quella di voler provare a recitare in un film».
Best Men’s Player
of the Year Alisson Becker, Bernardo Silva, Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Mohamed Salah, Sadio Mane, Virgil van Dijk.
Best Club of the Year
Ajax, Liverpool, Lione donne.
Best Agent of the Year
Federico Pastorello, Jorge Mendes, Mino Raiola.
Best Coach of the Year
Djamel Belmadi, Erik Ten Hag, Fernando Santos, Jurgen Klopp, Massimiliano Allegri.
Best Sporting Director
Andrea Berta, Eric Abidal, Igli Tare, Marc Overmars, Michael Edwards.
Best Revelation Player
Ansu Fati, Erling Haaland, Jadon Sancho, Joao Felix, Kai Havertz.
Best Women’s Player of
the Year Ada Hegerberg, Alex Morgan, Amandine Henry, Lucy Bronze, Marta, Megan Rapinoe, Sari van Veenendaal.
CR7 a effetto Orologio da oltre 200mila euro di diamanti al polso e idee chiare: «Curo ogni dettaglio»