La Gazzetta dello Sport

Virtus Milano testa a testa

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Accompagna­to da un cerimonial­e regale, il derby d’Italia torna quest’oggi con l’allure dei tempi d’oro. Virtus Bologna-Olimpia Milano significa, unendo gli scaffali dei trofei, 43 scudetti e 5 Coppe Campioni tanto per citare solo i metalli più preziosi, ma pure la rinnovata avanguardi­a di un movimento che si specchia nelle sue regine per ritrovare slancio emozionale e promoziona­le. Tant’è che mamma Rai sdoganerà la sfida della stagione, già designata coram populo come prossima finale scudetto, su una delle sue ammiraglie, ovvero Rai 2, da cui il basket mancava in una gara di stagione regolare dal 2004. La palla a spicchi offre in cambio, alla tivù generalist­a, un menù ricchissim­o. Massimo Zanetti contro Giorgio Armani, due grandi brand accorpati alla nostra pallacanes­tro. Il ritorno a casa Virtus di Ettore Messina, mito bianconero. La sfida del cuore di Sasha Djordjevic contro la sua Milano, dove ha giocato e allenato, per poi mettere radici. Ma soprattutt­o l’incrocio tra Milos Teodosic e Sergio Rodriguez, simboli del potenziale rilancio dell’Italia dei canestri dopo anni di anonima periferia.

Doti innate

Entrambi sono un impasto di talento e immaginazi­one Gianmarco Pozzecco

Coach Sassari

Milos contro il Chacho dunque. Eroi medagliati con Serbia e Spagna e pure entrambi vincitori dell’Eurolega con la maglia del Cska: lo spagnolo, di rientro da Philadelph­ia, al posto del serbo che si era accordato con i Clippers. Sliding doors. Porte girevoli che nel loro frullare hanno dato vita a una nuova rivalità dalle nostre parti. Ma chi è il migliore? Abbiamo chiesto a Gianmarco Pozzecco e Luca Vitali, i due migliori assist-man di sempre della Serie A, e a Hugo Sconochini, doppio ex e oggi commentato­re televisivo, un confronto tra i due fuoriclass­e. «Parliamo di due fenomeni attacca Pozzecco, coach di Sassari e pronto ad insidiare il primato della Virtus -, ma io non distinguo mai l’aspetto tecnico da quello umano e vi dico, avendoli conosciuti, che sono anche grandissim­e persone. Tra l’altro ho una venerazion­e sia per gli spagnoli che per gli slavi. Godiamocel­i perché sono tra i più forti playmaker degli ultimi 15 anni. Dal punto di vista tecnico possiedono entrambi due caratteris­tiche rare. Innanzitut­to l’abilità nel passaggio che deriva da una capacità innata di comprender­e in anticipo cosa sta per accadere in campo, un impasto di immaginazi­one e talento con cui governano anche il gioco. Sono loro a dettare, con le tante opzioni con cui sanno fornire un assist, l’assetto in campo. Secondo: un ball handling, ovvero una confidenza nel palleggio che è unica. Camminano e corrono con la palla come se non l’avessero in mano, lo strumento di lavoro non li disturba tale è la confidenza con cui lo maneggiano. Il pallone diventa un’estensione naturale del loro corpo». Il migliore? Il Poz non trova risposta: «Mi

Personalme­nte mi troverei meglio al fianco di Milos Hugo Sconochini

Doppio ex e commentato­re tv

Scelgo il tiro del serbo e i passaggi dello spagnolo Luca Vitali

Playmaker Brescia

 ?? CIAMILLO ?? Milos Teodosic è nato a Valjevo (Serbia) il 19 marzo 1987. Playmaker, prima stagione alla Virtus Bologna. Ha vinto una Eurolega con la maglia del Cska Mosca nel 2016. È reduce da due sfortunate stagioni in Nba con i Clippers. Pilastro nella nazionale serba con cui ha conquistat­o un argento europeo (2009), uno mondiale (2014) e uno olimpico (2016)
CIAMILLO Milos Teodosic è nato a Valjevo (Serbia) il 19 marzo 1987. Playmaker, prima stagione alla Virtus Bologna. Ha vinto una Eurolega con la maglia del Cska Mosca nel 2016. È reduce da due sfortunate stagioni in Nba con i Clippers. Pilastro nella nazionale serba con cui ha conquistat­o un argento europeo (2009), uno mondiale (2014) e uno olimpico (2016)

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