La Gazzetta dello Sport

Treviso batte le Zebre in 14 A Monigo fanno festa in 6700

I veneti, con un uomo in meno dal 17’ (rosso a Brex), vincono il derby 36-25: tre mete di Faiva

- Di Andrea Buongiovan­ni

Treviso in festa: il secondo successo in una settimana sulle Zebre nel derby d’Italia di Pro 14, matura di fronte all’esaurito di un Monigo (6700 spettatori) che deborda di entusiasmo. Per i veneti, negli scontri diretti, è la quinta vittoria consecutiv­a, la nona nelle ultime dieci partite e la 14a nelle 18 della storia del torneo. È, peraltro, una vittoria più netta di quanto non dica il 36-25 finale (6 mete a 4, 5 punti a 1) perché la squadra di Kieran Crowley, per oltre un’ora, gioca in 14. Ignacio Brex, centro argentino del Benetton, al 17’ è infatti protagonis­ta in negativo di un placcaggio alto ai danni di Tommaso Boni e viene espulso da Andrea Piardi, arbitro emertornar­e gente. A cavallo dell’intervallo c’è anche un giallo per Jamie Elliott, ala ducale (avanti volontario), ma la verità è che le Zebre raramente approfitta­no dell’uomo in più. Anche perché i problemi dalla piazzola non sono risolti: dopo l’1 su 5 di Violi di sabato scorso, ecco un altro insufficie­nte 2 su 5 (1 su 3 di Violi, 1 su 2 di Canna). Treviso così, per la prima volta in campo con la terza maglia, multicolor­e e con (finalmente) i cognomi dei giocatori stampati sulle spalle, risale la classifica. Ma se vorrà a sognare i playoff raggiunti la scorsa stagione (ora è a quattro punti dal terzo posto nel proprio girone), dovrà essere più disciplina­ta: il rosso a Brex è arrivato dopo i tre gialli subiti a Parma e le conseguent­i tre partite di squalifica a Toa Halafihi.

Maul decisivo

Treviso, comunque, nel secondo tempo prende in mano il pallino del gioco e non lo molla più. A far la differenza la maul in avanzament­o da touche: tanto che quattro delle sei mete della formazione della Marca portano la firma di tallonator­i, bravi a finalizzar­e i drive dei compagni: tre del 25enne neozelande­se Hame Faiva e una del subentrato Engjel Makelara, 23enne vicentino nato in Macedonia.

Qui Italia

Il match, rispetto a quello disputato nel fango del Lafranchi, è di buon livello, aperto e a tratti spettacola­re. Per la soddisfazi­one (anche) di Martin Anayi, amministra­tore delegato del Pro 14 in tribuna e – con 28 nazionali coinvolti nell’incontro – di Franco Smith, neo c.t. azzurro, «assente giustifica­to» (tornerà in Italia giovedì), ma che già domani fare diramare una lista di 34 giocatori (senza «stranieri») in vista di un primo raduno verso il Sei Nazioni che si terrà a Calvisano da lunedì 6 gennaio. Il 1° febbraio, giorno dell’esordio a Cardiff, è dietro l’angolo. Intanto, il Pro 14: sabato Treviso riceverà Glasgow e le Zebre ospiterann­o i Cheetahs sudafrican­i, fino a poche settimane fa guidati dallo stesso Smith. Occorrerà far punti, da una parte e dall’altra.

TEMPO DI LETTURA 2’31”

Treviso-Zebre 36-25 (17-13) Marcatori: p.t. 1’ m. Faiva (T), 15’ c.p. Violi (Z), 18’ m. Meyer (T), 23’ m. Faiva tr. Keatley (T), 29’ m. Elliot (Z), 36’ m Ioane (T); s.t. 4’ m. Mbanda (Z), 10’ m. Keatkey tr. Keatley (T), 17’ m. Faiva (T), 25’ m. Makelara tr. Keatley (T), 31’ m. Sisi tr. Canna (Z).

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FAMA Esaurito Treviso, in maglia multicolor, vince una touche in un Monigo esaurito con 6700 spettatori

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